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UNDP 2013, Rapporto sullo sviluppo umano

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Nei giorni scorsi si è tenuta la presentazione del Rapporto UNDP 2013 sullo sviluppo umano €œThe rise of the south: human progress in a diverse world€ presso la Camera dei Deputati di Roma, curato della Campagna del Millennio e l'iniziativa ART del programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP).

Tra i relatori  Antonio Vigilante, Direttore del Programma per lo Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) - Ufficio Bruxelles, Giampaolo Cantini, Direttore Generale della DGCS, e Carmen Lasorella, giornalista RAI che ha coordinato l'incontro.

Questo rapporto segnala una sintesi delle trasformazioni della geopolitica nei nostri tempi, analizzando le tendenze emergenti, oltre ai nuovi attori che stanno modellando il panorama dello sviluppo. L'analisi inizia segnalando che nel corso della crisi finanziaria degli anni 2008/2009 le economie dei Paesi del sud hanno continuato a progredire, raggiungendo un incremento nel proprio valore Isu significativamente maggiore delle previsioni. Si segnala anche che, per prima volta in 150 anni, la produzione combinata delle tre economie guida del mondo in via di sviluppo (Brasile €“ Cina €“ India) è quasi pari al PIL aggregato delle vecchie potenze industriali del Nord (Canada €“ Francia €“ Germania €“ Italia €“ Regno Unito €“ USA). Un dato che descrive un mondo, secondo Antonio Vigilante, €œmeno diseguale€.

Secondo i dati statistici sviluppati nel documento del Rapporto, la maggiore crescita di alcune nazioni rispetto ad altre è dovuta a diversi fattori tra cui lo sviluppo di una burocrazia competente e la combinazione di obiettivi economici e sociali in funzione di un miglioramento nelle condizioni di vita. Si puಠinoltre constatare una correlazione profonda tra la crescita economica, la diminuzione della povertà  e l'aumento dell'uguaglianza della distribuzione economica.

Alcuni esponenti politici che hanno partecipato alla discussione hanno espresso la loro preoccupazione riguardo all'istruzione scolare in Italia, che, secondo i dati dell'ISTAT, registra un abbandono pari al 15,5% dei giovani tra i 18 e i 24 anni. Allo stesso modo hanno sottolineato anche l'importanza del rafforzamento della governance locale e delle politiche di inclusione e cooperazione. Giovanni Camilleri, Coordinatore Internazionale UNDP/ART, ha chiuso l'incontro, esprimendo la necessità  di promuovere lo sviluppo a livello locale e globale in modo che sia di aiuto ai progetti di cooperazione che purtroppo non possono raggiungere tutti i campi del sociale.