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Sudan. Capo delegazione Ue a Khartoum in visita ai progetti finanziati dall'Italia

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Il capo delegazione dell'Unione europea in Sudan, Jean-Michel Dumond, ha visitato questa settimana i progetti di cooperazione che sostengono l'agricoltura, la pesca, il miglioramento delle condizioni di vita, l'istruzione e la salute nello stato del Mar Rosso.

 

La visita ha incluso anche i due progetti finanziati dall'Unione europea e guidati dalla Cooperazione italiana: €œPromoting Qualitative Health Services€ e €œImprove the Health Status of Vulnerable Population€, entrambi realizzati nei tre stati del Sudan orientale.

 

Con un finanziamento totale 13,1 milioni di euro, i due programmi hanno come obiettivo primario l'aumento dell'accesso al diritto universale alla salute. Questo è stato possibile ampliando i servizi sanitari di base nelle comunità  rurali, sviluppando le amministrazioni sanitarie locali e sostenendo le politiche sanitarie nazionali.

 

Parallelamente, le due iniziative hanno costruito e riabilitato strutture sanitarie, organizzato corsi di formazione per il personale sanitario e rafforzato il sistema di distribuzione dei farmaci.

 

A Port Sudan, Dumond ha incontrato il ministro della Salute dello stato del Mar Rosso, Hatim Mohammed Aliass, e visitato due centri di salute, €œOmar Ibn Khatab€ e €œAhmed Gasim€, insieme all'ospedale materno-infantile di Tagadom. Tutte le strutture sono state riabilitate ed equipaggiate con i fondi dell'Unione europea. Le strutture, ad oggi operative, forniscono servizi sanitari di qualità  a circa 110 mila persone, in tre differenti zone di Port Sudan, dove risiedono anche rifugiati e sfollati.

 

€œOltre a rendere disponibili i servizi sanitari di cui la popolazione ha bisogno, queste due grandi iniziative sostengono l'amministrazione sanitaria sia a livello locale che federale e hanno creato modelli di successo, che dovrebbero essere replicati nello stato del Mar Rosso e in tutto il Sudan. Fondi addizionali e il sostegno a una miglior capacità  di pianificazione a livello statale e federale sono vitali per assicurare alla maggior parte della popolazione possibile l'accesso ai servizi sanitari di qualità €, ha dichiarato Dumond a margine dell'incontro.

 

Gli interventi, iniziati nel 2014 e nel 2015, sono oggi esempio di una collaborazione di successo tra l'Unione europea e l'Italia. €œAbbiamo lavorato per rafforzare il sistema sanitario a livello locale e federale. Una solida e forte collaborazione e integrazione con la popolazione Sudanese e con le Istituzioni ci ha consentito di raggiungere i nostri obiettivi€, ha aggiunto Paolo Giambelli, esperto sanitario della Cooperazione italiana che guida i programmi europei.

 

Il direttore dell'ospedale Tagadom, Ahmed Darreer, ha espresso un profondo riconoscimento all'Unione europea e alla Cooperazione italiana. €œ Quando l'Unione europea e la Cooperazione italiana sono arrivati in questa località  per la prima volta per lavorare con noi, ci è sembrato un sogno. Oggi possiamo dire che è una realtà  che ci rende orgogliosi di fare il nostro lavoro e di rispondere ai bisogni sanitari della popolazione€.