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Report della Missione istituzionale delle Regioni e Province Autonome in Tunisia

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Il 17 e 18 marzo si è svolta a Tunisi la visita di una delegazione del sistema regionale italiano guidata dal Presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru, in qualità  di coordinatore per la materia della Cooperazione Internazionale nell'ambito della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.

 

Hanno preso parte alla delegazione Fabrizio SALA, Vice Presidente della Regione Lombardia, Franco CODEGA, Presidente della VI Commissione (cooperazione allo sviluppo) della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Pasquale PASSARELLI, delegato della Regione Molise, Sami Ben ABDELAALI, Delegato del Presidente della Regione Siciliana ed era, altresà¬, presente Mario Gay, Vice Direttore dell'Osservatorio Interregionale per la Cooperazione allo Sviluppo €“ OICS.

 

In tutti gli incontri la delegazione è stata accompagnata dall'Ambasciatore d'Italia in Tunisia, Raimondo DE CARDONA (o dal suo delegato, Primo Segretario Commerciale, Dario SAVARESE) e dalla Rappresentante dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Dott.ssa Cristina NATOLI.

 

La finalità  principale della missione è stata quella di dare concreto seguito al documento approvato nel dicembre 2015 dalla Conferenza delle Regioni, relativo al rafforzamento delle relazioni con la Tunisia, con cui il sistema regionale manifestava la propria volontà  di supportare la Tunisia nel compimento del suo processo democratico attraverso la riduzione delle disparità  regionali e il rafforzamento del decentramento, dando mandato al Presidente Pigliaru di adoperarsi per favorire il sostegno allo sviluppo economico dei territori tunisini.

 

A tal fine la delegazione italiana ha realizzato diversi incontri con le autorità  nazionali e locali. Il primo di questi è stato con S.E. l'Ambasciatore italiano a Tunisi Raimondo DE CARDONA con cui si è discusso principalmente della necessità  di garantire anche un concreto supporto economico al Paese tunisino, gravemente colpito da una dilagante disoccupazione che, sfociando in malcontento e rivolte popolari, continua a costituire un fertile terreno per il reclutamento terroristico.

 

Con l'Ambasciatore si è quindi discusso del'imminente Forum economico Italo-Tunisino che si terrà  dal 9 all'11 maggio p.v. a Tunisi. L'evento consentirà  alle imprese italiane di avere un quadro aggiornato delle opportunità  pi๠promettenti che la collaborazione tra i nostri due Paesi ha da offrire. L'Ambasciatore ha richiesto alla delegazione regionale di informare e sensibilizzare l'intero Sistema regionale affinché sia garantita una buona partecipazione delle imprese italiane, espressione dei propri contesti territoriali, interessate ad avviare iniziative di scambio e di internazionalizzazione con i partner economici tunisini. I temi sui quali verterà  il Forum saranno principalmente quelli delle ENERGIE RINNOVABILI, AGROALIMENTARE ed ICT.

 

Altro incontro è stato quello con il Ministero per lo sviluppo, gli investimenti e la cooperazione internazionale, rappresentato dal Ministro YASSINE BRAHIM, che costituisce il referente e la regia del dialogo tra le Regioni e il Governo tunisino e che ha accompagnato la delegazione durante tutti gli incontri realizzati.

 

L'incontro politico ristretto tra il Ministro, il Presidente Pigliaru, il Vice Presidente SALA e il Presidente della VI Commissione CODEGA è stato occasione per reiterare l'importanza del rafforzamento dei rapporti tra il sistema delle regioni italiane e la Tunisia nell'attuale difficile scenario nel Mediterraneo in settori fondamentali come lo sviluppo economico e l'istruzione, sottolineando la volontà  di proseguire il dialogo a livello tecnico per definire progettualità  concrete dal mutuo beneficio.

 

Si è anche discusso del Programma di conversione del debito per finanziare interventi di supporto ai gruppi sociali svantaggiati e attività  sociali nelle aree meno sviluppate del Paese e sul quale il Governo tunisino si è dimostrato poco propenso nel prevedere espressamente una partecipazione di enti attuatori italiani.

 

Subito dopo l'incontro, nella sala del Ministero degli Affari esteri è iniziato il primo evento di presentazione del nuovo Programma ENI CBC MED 2014-2020 di cui la Regione Sardegna è Autorità  di Gestione. La conferenza si è aperta con l'intervento del Ministro Brahim che ha evidenziato l'importanza del Programma per rafforzare le relazioni tra le regioni mediterranee, incrementare le prospettive economiche e il decentramento amministrativo e sconfiggere la corruzione.

 

E' seguito, quindi, l'incontro con il Ministro dell'Istruzione, Nà‰JI JALLOUL, che ha concordato con la delegazione italiana sull'importanza prioritaria dell'istruzione e della cultura per garantire un futuro ai giovani tunisini. L'intenzione condivisa è quella di lavorare su progettazioni nel campo degli scambi universitari, della dispersione e ed edilizia scolastica.

 

E' stato reso noto, inoltre, che il Governo italiano sta avviando con fondi ONU un Programma relativo all'istruzione.

 

La delegazione ha poi incontrato il Ministro per gli Affari Locali, YOUSSEF CHAHED, con cui si sono affrontati i temi del decentramento quale strumento di democrazia, del ruolo dei territori e dell'importanza della messa a punto di un'azione coordinata, capace di favorire processi di sviluppo comuni.

 

Si è parlato, in particolare, dei rapporti istituzionali tra il governo centrale e le amministrazioni regionali e locali e della condivisione dell'esperienza italiana di decentralizzazione.

 

Il sistema regionale ha affermato che si farà  portatore, presso la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, delle esigenze che verranno segnalate dal Governo tunisino su questo fronte, a partire dall'assistenza tecnica.

 

Il Ministro Chaled ha sottolineato la difficoltà  di realizzare le riforme previste dalla Costituzione proprio con particolare riferimento alla decentralizzazione, processo complesso e profondo.

 

Il rappresentante del Governo tunisino ha spiegato come la democrazia locale sia il prossimo passo da compiere, evidenziando come ci si lavori a partire dalla definizione del quadro normativo, considerando che è in essere anche il piano strategico 2016-20, elaborato con la partecipazione attiva dei territori, e che sarà  finalizzato durante la prima metà  del 2016.

 

Inoltre, la delegazione regionale ha incontrato i Governatori di Kasserine, Sidi Bouzid, Tataouine e Jendouba, territori particolarmente colpiti da disoccupazione giovanile e in cui sono nati i primi movimenti popolari nell'ambito della Primavera araba tunisina.

 

Al centro dei lavori sono stati i temi del lavoro giovanile, del turismo, della cultura, dell'inclusione sociale, dello sviluppo sostenibile, esaminando i rapporti in atto tra i sistemi regionali e valutando ulteriori punti di incontro verso cui indirizzare nuovi progetti.

 

Il sistema regionale ha sottolineato la necessità  di conoscere la visione di sviluppo che accompagna il processo di democratizzazione tunisino, raccogliere informazioni sulle aspettative e portarle all'attenzione della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, perché sia facilitato l'incontro con investitori pubblici e privati.

 

L'incontro è stato occasione per la delegazione regionale di illustrate il lavoro condotto dal sistema regionale che ha portato alla redazione del documento in cui le Regioni hanno individuato alcune priorità  geografiche nelle aree centrali della Tunisia che presentano maggiori criticità  rispetto alle zone costiere (Kasserine, Sidi Bouzid, Tataouine e Jendouba) nonché sintetizzato possibili settori d'intervento unitamente ad alcune proposte di tipologie di azioni da implementare.

 

I Governatori hanno condiviso tali priorità  individuate dalle Regioni, soffermandosi in particolare sulle tematiche del turismo sostenibile, dell'agricoltura e dell'energia.

 

Al termine dell'incontro, al fine di pervenire quanto prima ad una definizione degli obiettivi, strategie e tempistiche di collaborazione, si è deciso che il Sistema regionale avrebbe trasmesso il documento perché i Governatori possano integrarlo e modificarlo secondo le priorità  specifiche da loro individuate.

 

L'intento è quello di poter realizzare dei tavoli tecnici di lavoro già  nel corso del Forum economico di maggio.

 

E' stato sottolineato in tutti gli incontri che, pur non essendoci delle risorse economiche che le Regioni possono mettere in campo, si lavorerà  congiuntamente, una volta definiti obiettivi e progettazioni, per l'individuazione delle migliori forme di finanziamento.

 

Lo stesso delegato dell'UE, presente durante i lavori dell'evento di lancio del Programma ENI CBC MED, ha ribadito che oltre allo strumenti ENI esistono numerosi altri Programmi utili a dare concretezza alle azioni.

 

Infine, la delegazione ha partecipato alla cerimonia commemorativa al Museo del Bardo in ricordo delle vittime dell'attentato del 18 marzo 2015.

 

 

In allegato:agenda