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Regione Emilia Romagna. Un nuovo bando e una piattaforma telematica

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Lunedଠscorso la Regione Emilia Romagna ha incontrato gli attori della cooperazione internazionale del territorio regionale per presentare il Piano operativo della cooperazione allo sviluppo 2016-2018.

 

In seguito all'approvazione, avvenuta l'anno scorso, con questo nuovo documento vengono dettagliati e approfonditi gli obiettivi specifici delle azioni che saranno finanziate, le tipologie di attività , i risultati attesi, il partenariato atteso, i contesti specifici di intervento. Il Piano è uno strumento nuovo, frutto del tentativo di rendere maggiormente coerenti le attività  regionali, nazionali e europee in ambito di cooperazione allo sviluppo, in un'ottica di razionalizzazione delle opportunità  e capitalizzazione dei risultati raggiunti con le programmazioni precedenti. Una volta che il Piano operativo sarà  approvato dalla Giunta regionale, intorno al mese di marzo verrà  pubblicato il bando annuale per l'assegnazione di circa 1 milione di euro di finanziamenti.

 

Confermate le aree individuate per gli interventi. Per la zona adriatico-ionica: l'Albania; per le aree mediterranea, mediorientale, orientale e caucasica: Territori palestinesi, Tunisia, Egitto, Campi profughi Saharawi e zone liberate, Marocco, Ucraina, Bielorussia, Libano; perl'Africa sub-sahariana: Senegal, Mozambico, Etiopia, Burundi, Costa D'Avorio, Camerun, Burkina Faso, Kenya; infine, per l'America latina: Brasile.

 

La Regione Emilia Romagna promette inoltre procedure pi๠semplici e rapide nella presentazione delle richieste di contributo. Gli enti e le organizzazioni non governative avranno a disposizione, già  all'inizio del prossimo anno, un'unica piattaforma telematica attraverso la quale potranno rispondere ai bandi regionali e gestire tutto l'iter di approvazione del proprio progetto, dalla presentazione delle domande in forma digitale fino alla fase finale di rendicontazione delle spese.

 

Il tutto grazie al nuovo software della Regione, messo a punto dal Servizio Informatico in collaborazione con quello delle Politiche europee e di cooperazione. Per utilizzare la piattaforma sarà  necessario autenticarsi tramite lo Spid (Sistema pubblico di identità  digitale), che permette di accedere a tutti i servizi online della Pubblica amministrazione con un'unica €œIdentità  digitale€, e collegarsi da computer, tablet e smartphone tramite username e password. Già  nelle 48 ore successive all'inoltro della domanda con allegato il progetto presentato verrà  inviata una comunicazione via Pec (Posta elettronica certificata), con relativo numero di protocollo che li identifica. Da quel momento gli Enti e le Ong potranno verificarne la completezza e correttezza formale, chiedere eventuali proroghe nella realizzazione del progetto, gestire telematicamente la documentazione per la rendicontazione della spesa.

 

Fonte: infocooperazione