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Comitato di coordinamento dei ministri italo-sloveno, 4^ riunione

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Il rigassificatore di Trieste "è un tipo di infrastruttura assolutamente necessaria alla sicurezza energetica" dell'Italia. Lo ha spiegato il ministro Giulio Terzi nella conferenza stampa finale della quarta riunione del Comitato di coordinamento dei ministri italo-sloveno, a Brdo, a cui hanno partecipato anche i ministri dell'Ambiente Corrado Clini, il viceministro delle Infrastrutture e Trasporti Mario Ciaccia, il sottosegretario allo Sviluppo Economico Massimo Vari e quello all'Istruzione Rossi Doria. "E' un tema - ha aggiunto Terzi - che merita di essere discusso, valutato e possibilmente concordato con i paesi vicini, che potrebbero trarre vantaggi evidenti da soluzioni pi๠economiche rispetto a quelle puramente nazionali".

Nel corso dei lavori il ministro dell'Ambiente Corrado Clini ha proposto ai colleghi sloveni di tenere una riunione trilaterale allargata alla Croazia sulle politiche energetiche e ambientali dell'alto Adriatico, che è stata condivisa dagli interlocutori. La riunione, che secondo l'Italia potrebbe svolgersi entro la fine dell'anno o all'inizio del 2013, servirebbe anche per affrontare nel dettaglio le singole problematiche che sono state oggetto di contenziosi tra i Paesi, come il progetto del rigassificatore di Zaule, nel porto di Trieste, e di quello offshore.

Secondo Clini "il ruolo del gas naturale nell'economia italiana, in quella della Slovenia e anche in quella della Croazia, che ormai è un paese dell'Ue, è molto importante anche ai fini del rispetto dei nostri obblighi ambientali, in particolare la seconda fase del protocollo di Kyoto a partire dal prossimo anno e l'impegno in vista della conferenza sui cambiamenti climatici di Doha a dicembre''.