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Ue: oltre il Pil, il seminario €œCoter€ su indicatori di crescita

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Fonte: ANSA

Oggi, in un mondo in cambiamento, è possibile e auspicabile misurare il progresso non solo con il Pil, ma anche attraverso lo sviluppo di nuovi indicatori. Strumenti che siano in grado di fornire una misurazione pi๠precisa della prosperità , del benessere e della qualità  della vita in Europa. Se ne è discusso a Perugia in un seminario voluto dalla Commissione politica di coesione territoriale (Coter).

Il seminario è stato organizzato proprio per discutere in quale modo le numerose ricerche condotte negli ultimi dieci anni sui nuovi approcci volti a misurare i progressi e il benessere della societa' potrebbero essere applicate nel quadro della politica di coesione dell'Unione europea, anche in rapporto al nuovo obiettivo di coesione territoriale stabilito dal Trattato di Lisbona.

Gli obiettivi dell'incontro sono stati illustrati dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, membro del Comitato delle Regioni, e da Michel Delebarre, anch'egli membro del Comitato delle Regioni oltre che presidente della commissione Coter e sindaco di Dunkerque, in Francia. Uno degli scopi dell'incontro e' stato quello di esaminare sia le possibilita' offerte dall'utilizzo di nuovi indicatori a livello regionale e locale, sia gli insegnamenti che si possono trarre dalle esperienze dell'Umbria e della regione francese Nord-Pas de Calais, portate come esempio, nello sviluppare e promuovere l'utilizzo di nuovi indicatori.

Un appuntamento, lo ha definito la presidente Marini, ''centrale per definire un nuovo percorso della politica di coesione da parte della commissione Coter ed utile per gli amministratori locali che lavorano con le politiche di sviluppo, oltre che importante per cercare di superare le disparita' fra regioni''. ''E' possibile costruire indicatori comuni - ha aggiunto - anche se calati comunque all'interno delle specificita' delle singole regioni''.
La Quinta relazione sulla coesione economica, sociale e territoriale della Commissione europea, come e' stato sottolineato durante il seminario, ha gia' allargato il campo di analisi delle disparita' economiche regionali attraverso l'inclusione di indicatori del benessere sia quantitativi che qualitativi e di vari altri indicatori che il Comitato delle Regioni, che si e' espresso per il mantenimento della politica di coesione, ritiene debbano essere utilizzati a livello regionale. A questo proposito il seminario, grazie agli interventi di economisti, amministratori e esperti della materia, e' stato soprattutto incentrato sull'individuazione di nuovi indicatori per la ripartizione dei fondi, oltre che per il monitoraggio e la valutazione di strategie di sviluppo e di programmi operativi.

''Indicatori migliori - ha detto il presidente della Commissione Coter Delebarre - potranno portare alla definizione di politiche migliori a condizione che vengano utilizzati nel processo decisionale dell'Unione europea''.