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Sistema integrato di informazione dell'infanzia e adolescenza: IV fase

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Fonte: Il Velino

àˆ stato presentato a La Paz, negli uffici del Ministero della Giustizia della Bolivia, il Siina (Sistema de informacià³n integrado de la nià±ez y la adolescencia), l'innovativo software sviluppato dalla direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo (Dgcs) della Farnesina nel quadro del Programma di sostegno allo sviluppo del sistema sociosanitario del dipartimento di Potosà¬. L'iniziativa portata avanti dalla Dgcs e finanziata con 3,6 milioni di euro dal luglio scorso è ufficialmente entrata nella sua quarta fase.

All'evento di presentazione del prodotto informatico sviluppato dai tecnici del Programma della Cooperazione italiana, erano presenti Nilda Copa Condori, ministro della Giustizia della Bolivia; Luigi De Chiara, ambasciatore d'Italia in Bolivia; Domenico Bruzzone, direttore dell'Ufficio regionale della Cooperazione italiana (Utl) a La Paz; Antonio Lapenta, capo del Programma della Dgcs a Potosà¬; Marcos Sà¡nchez, direttore generale del ministero di Giustizia boliviano, oltre ad una delegazione di tecnici della Utl di La Paz a suo tempo impegnati nella programmazione e nella definizione delle modalità  operative del prodotto.

Luigi De Chiara, da poche settimane designato ambasciatore d'Italia in Bolivia, ha accolto con interesse la presentazione del progetto di registrazione del Siina, prodotto che a breve sarà  ufficialmente co-patentato dalla nostra Cooperazione e dal locale ministero di Giustizia. L'Ambasciatore ha sottolineato la centralità , in termini di appoggio alle politiche settoriali, di un progetto eseguito a livello dipartimentale i cui prodotti potrebbero in seguito essere riproposti su scala nazionale e, verosimilmente, sub-regionale. Da parte sua, la titolare del dicastero della Giustizia, Nilda Copa, ha messo l'accento sull'utilità  del sistema informatico sviluppato, nell'ottica di un effettivo controllo della situazione dei minori in situazione di rischio, fenomeno che in Bolivia fa registrare valori allarmanti.

Il progetto, una volta terminata la fase di sperimentazione a livello regionale sotto l'egida della Dgcs (dipartimento di Potosà¬), diverrà  a tutti gli effetti di proprietà  della Bolivia, con ottime prospettive di estensione e validità  sul piano nazionale e, allo stesso tempo, con le annesse responsabilità  in termini di gestione e ulteriore sviluppo del prodotto. Nel dettaglio, il Sistema integrato di informazione dell'infanzia e adolescenza, si costituisce come una piattaforma capace di classificare e rendere fruibili i dati dei minori registrati dai principali istituti nazionali e regionali, permettendo lo scambio di informazioni €“ in maniera efficiente, opportuna e nel rispetto della privacy degli interessati €“ tra le diverse realtà  che operano nel settore della tutela dei diritti dei minori.

L'idea, attualmente sviluppata con il ministero della Giustizia e con il viceministero delle Pari opportunità  boliviani, è nata nel quadro del programma sociosanitario che la Cooperazione italiana sta implementando nella storica regione, a forte vocazione mineraria, di Potosà­; la stretta collaborazione con il ministero della Sanità  e con le autorità  locali e regionali competenti hanno infatti portato, nel corso dell'ultimi anni, all'implementazione di un sistema di raccolta e condivisione dei dati di alcuni degli organi preposti alla gestione dei dossier dei minori in situazione di rischio e al reinserimento socio-professionale degli stessi. Sino ad oggi, gli sforzi italiani hanno permesso l'integrazione dei valori raccolti dalle piattaforme dell'Osservatorio dell'infanzia e adolescenza, del Sistema di Informazioni delle Defesorà¬as (Sid) e del Registro informatico delle istituzioni (Sisreg). Tali valori, una volta associati ai dati dei rimanenti istituti settoriali (bambini lavoratori, istituti per le adozioni, centri d'accoglienza, etc.), andranno a conformare il Siina, sistema integrato presentato la scorsa settimana.

Durante la sua esposizione, l'ingegner Ariel Rosso, tecnico della Cooperazione italiana a Potosଠnonchè uno dei principali sviluppatori del software, ha ricordato come questo strumento si rivelerà  di fondamentale importanza per comprendere pienamente la situazione dei minori nel dipartimento e, di conseguenza, poter tracciare misure politiche volte all'attenuazione ed alla risoluzione dei principali problemi che colpiscono questa fascia di popolazione, indubbiamente una delle pi๠vulnerabili del Paese. Il Siina si presenta quindi come importante strumento nel processo di definizione di nuove e migliori politiche pubbliche in materia di tutela dei diritti minorili, reinserimento sociale e formazione professionale dei minori, proiettando la Cooperazione italiana in una posizione di assoluto rilievo tra i donatori internazionali per quanto concerne la consulenza di stampo tecnico-programmatico al locale ministero della Giustizia. Una nuova testimonianza, quindi, dell'ottimo lavoro sviluppato dalla nostra Cooperazione nella regione andina, che continua a conseguire un largo consenso e insiste, oltre a operare sui canali classici della cooperazione, sull'impiego di metodologie innovative e funzionali al contesto locale - in termini sociali e di architettura delle istituzioni - nell'affiancamento e nella consulenza tecnica relativi ai processi di riforma o formulazione delle politiche pubbliche negli specifici settori di riferimento.