Cooperazione decentrata italiana in Libano, il resoconto di Beirut

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Fonte: Regione toscana

€œLe nuove strategie della cooperazione decentrata italiana in Libano€ è il titolo dell'incontro che si è tenuto a Beirut nella prima settimana di novembre. L'iniziativa, realizzata in collaborazione con UNDP/Art Gold Libano e Ambasciata d'Italia-UTL Beirut, sotto il Patrocinio del Ministero degli Interni e delle Municipalità  libanesi, ha prodotto una nota conclusiva ed un documento finale (una proposta che puಠessere integrata e modificata da tutti i partecipanti). L'Assise ha visto la partecipazione di una sessantina di sindaci libanesi e delle delegazioni delle Regioni Italiane di Lazio, Umbria, Puglia, Toscana, Comuni della Provincia di Torino, Enti Locali per la Pace ed ONG italiane. Inoltre, rappresentanti della Regione francese PACA e Diputatio' de Barcelona sono intervenuti alle due giornate e hanno partecipato ai workshop tematici.

Il lavoro di costruzione dell'evento è stato positivamente condotto da RT, Utl, Artgold e Focal Point del sistema toscano a Beirut. L'evento è ben riuscito e la partecipazione dei partner libanesi è stata attiva e continua, sia nelle sessioni plenarie che nei gruppi di lavoro. Gli amministratori libanesi hanno partecipato ai gruppi di lavoro tematici dimostrando un buon grado di consapevolezza del loro ruolo e dei percorsi che intendono intraprendere con il sostegno degli enti locali italiani. In vari casi si è trattato di amministratori di municipalità  già  partner di progetti in corso e questo ha agevolato la relazione e l'identificazione dei futuri sviluppi delle attività  progettuali. Nei prossimi giorni saranno a disposizione le relazioni finali dei gruppi di lavoro.

Si è invece rilevata da parte degli amministratori una certa disomogeneità  nel livello di consapevolezza dei processi di decentramento in corso nel paese e nel concreto apporto che la cooperazione decentrata puಠdare a questo percorso. In particolare nel gruppo di lavoro €œSostegno ai processi di decentramento€ è emersa la necessità  di definire con concretezza quali contributi gli enti locali italiani possono dare agli enti locali libanesi ed è stata sottolinata la necessità  di un'attenta azione di formazione su vari livelli: decentramento fiscale, tecniche di stesura di leggi/regolamenti, modalità  di aggregazione delle municipalità , processi partecipativi, pianificazione territoriale.

Da segnalare il fatto che molti amministratori sono stati eletti da pochi mesi e spesso provengono da esperienze lavorative che nulla hanno a che vedere con la politica. Come spesso succede in queste occasioni c'è il rischio di creare negli interlocutori l'aspettativa di poter rispondere a richieste puntuali legate a singole municipalità , attraverso un trasferimento di finanziamenti ad hoc. Qualche amministratore ha avanzato richieste in questo senso e sarà  quindi importante anche per il futuro essere molto chiari sulla necessità  di costruire percorsi di progettazione in un ambito strategico definito, legato ai processi di decentramento ed alla pianificazione locale.

Il rappresentante del Ministero dell'interno ha indicato una serie di tappe che dovranno portare alla valorizzazione concreta del ruolo degli enti locali, sia dal punto di vista del quadro normativo di riferimento, che dal punto di vista delle risorse a loro disposizione. L'evento si è concluso con la proposta di costituire un €œComitato di pilotaggio€ (cabina di regia) italo-libanese che, partendo da quanto emerso durante i lavori della conferenza, possa definire delle linee strategiche nel cui ambito sviluppare azioni future. Il comitato di pilotaggio proposto, oltre ad accompagnare progetti di cooperazione già  in atto, provvederà  a promuovere la realizzazione di programmi di formazione di amministratori e tecnici degli enti locali libanesi e a dialogare con il governo libanese e con l'ambasciata italiana sulle politiche che sostengono la riforma amministrativa per il decentramento. La proposta di documento, che è stato letto a conclusione della conferenza, sarà  tradotto in arabo e inviato ai partecipanti per raccogliere suggerimenti ed integrazioni.

In allegato: Dichiarazione di Beirut.