Futura politica regionale: flessibilità  e creazione di posti di lavoro

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Fonte: Parlamento Europeo

Oltre alla previsione di fondi adeguati, la futura politica di coesione dell'UE dovrebbe essere pi๠flessibile per prendere in considerazione le differenze regionali. I deputati chiedono anche la sua semplificazione e dei miglioramenti nel monitoraggio di questa politica. Nelle due risoluzioni sulle priorità  della politica di coesione dopo il 2013, approvate giovedଠ7 ottobre 2010, si ribadisce anche che il Fondo sociale europeo dovrebbe rimanere nel quadro del regolamento delle politiche di coesione, ma occorre dotarlo di norme proprie.

coesioneStanziamenti sufficienti e rispetto per le differenze
"Una politica regionale dell'UE forte e dotata di stanziamenti adeguati costituisce una condizione imprescindibile in vista del conseguimento della coesione sociale, economica e territoriale". Questo è quanto sottolineato dai deputati nella risoluzione sulla coesione a livello EU e sulla politica regionale dopo il 2013, presentata dalla commissione per lo sviluppo regionale. Per i deputati, la politica attuale che consente di distribuire i fondi in base agli obiettivi - "Convergenza", "Competitività  regionale e occupazione" "Cooperazione territoriale" - deve rimanere, e la cooperazione tra le regioni dovrebbe essere rafforzata. Il PIL dovrebbe essere il criterio principale per la determinazione dell'idoneità  a ricevere aiuti a titolo della politica regionale, lasciando perಠspazio alle autorità  nazionali per decidere su altri indicatori che tengano conto delle peculiarità  locali.

Focus sulle città  e sul controllo intelligente
La futura politica avrà  bisogno di una flessibilità  sufficiente per rispondere alle diverse esigenze delle regioni, mentre pi๠attenzione deve essere data alle città , suggerisce la risoluzione. I deputati suggeriscono quindi di destinare dei fondi per investimenti in progetti urbani e sub-urbani e di valutare un adeguato strumento finanziario. La risoluzione invita inoltre a snellire ulteriormente le procedure, per rendere la politica pi๠"user-friendly". Per i deputati la politica deve essere pi๠"orientata al risultato", il che comporta la creazione di un migliore equilibrio tra le prestazioni di progetti e il controllo dell'utilizzo dei fondi.

Flessibilità  del Fondo sociale europeo
In una risoluzione sul futuro del Fondo sociale europeo (FSE), presentata dalla commissione per l'occupazione, i deputati ritengono che il FSE debba essere rafforzato quale principale strumento a sostegno della strategia Europa 2020. Inoltre, si sottolinea l'importanza del FSE quale strumento fondamentale per la lotta alla disoccupazione e per il miglioramento dell'istruzione e della formazione professionale continua per i lavoratori, nonché per la lotta alla povertà  e all'esclusione. Inoltre, i deputati invitano la Commissione a rafforzare il potenziale dei Fondi strutturali attraverso la semplificazione, la flessibilità  e il miglioramento delle procedure, mettendo in rilievo la dimensione dell'integrazione sociale. Per il PE, il mantenimento del FSE all'interno del regolamento di base che reca le disposizioni generali sui fondi, ma con regole e un bilancio propri, presenta notevoli vantaggi.

Le prossime tappe
Le due risoluzioni sono state adottate prima della relazione della commissione sulla coesione che, il mese prossimo, darà  un primo sguardo sul futuro della politica di coesione. Le proposte legislative sono attese dalla metà  del 2011. Le risoluzioni approvate contribuiscono al dibattito in corso sulla revisione del bilancio a lungo termine dell'UE. La risoluzione sulla coesione dell'Unione europea e la politica regionale dopo il 2013, presentata da Danuta Hà¼bner (PPE, PL), e la risoluzione sul futuro del Fondo sociale europeo, redatta da Pervenche Berès (S&D, FR), sono state adottate per alzata di mano.