Programma Med, presentato il progetto EMMA

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Fonte: Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

Rafforzare la presenza femminile nell'imprenditorialità , sia a livello locale che nelle Regioni partner, attraverso lo scambio di conoscenze e metodologie: è quanto si propone il Progetto  E.M.M.A. (Etrepreneurship Methodology Mediterranaean Assistance), finanziato dall'Unione Europea nell'ambito del Programma transnazionale di cooperazione territoriale MED. Attraverso il  progetto - presentato, a Perugia, dal Direttore allo sviluppo economico della Regione Umbria, Ciro Becchetti, e dal Presidente di Sviluppumbria, Calogero Alessi, insieme alla Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini €“ si intendono sviluppare strategie transnazionali finalizzate a modernizzare e rafforzare la competitività  delle PMI a direzione femminile e a favorire la riconversione occupazionale delle donne disoccupate o a rischio di perdere il lavoro. A E.M.M.A, di cui è capofila per l'Italia la Regione Umbria, aderiscono anche Spagna, Grecia e Portogallo.

umbriaLe azioni del progetto, che prevede risorse complessive per oltre un milione 244 mila euro, riguardano l'attivazione di sportelli per l'orientamento e accompagnamento delle imprese, l'organizzazione di eventi su tutti i territori, attività  di comunicazione diretta alle imprenditrici, la definizione e l'adozione di linee guida transnazionali per la creazione e sviluppo di imprese al femminile, allo scopo di individuare e superare gli ostacoli che minano l'imprenditorialità  femminile.

€œI progetti MED integrano e supportano la sperimentazione di politiche regionali che tendono al raggiungimento degli obiettivi 2020 dell'Unione Europea anche in termine di occupazione e qualità  sociale€: per la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, si tratta di strumenti  che €œalimentano il confronto ed il dibattito tra le Regioni pi๠dinamiche e tra le migliori pratiche europee. In questo caso €“ ha sottolineato la presidente - ci consentono di pensare alle donne che dirigono le imprese, a forme di auto-imprenditorialità  femminile e alla riconversione occupazionale di quante perdono il lavoro. Ciಠin coerenza con azioni e misure promosse dalla Regione Umbria a sostegno dello sviluppo regionale e orientate a politiche di parità  e  pari opportunità . Il progetto €“ ha concluso la Presidente €“ rappresenta uno strumento concreto ed interessante per l'imprenditorialità  e l'auto-imprenditorialità  delle donne e ciಠnon puಠche andare a beneficio ed a vantaggio dell'intera comunità  ed  economia umbra€.

€œIl progetto €“ ha spiegato il Direttore regionale Becchetti -  ha l'obiettivo di realizzare una rete transnazionale a sostegno all'imprenditoria femminile in materia di diffusione della cultura imprenditoriale, orientamento alla nascita e crescita d'impresa, accesso al finanziamento, valorizzazione delle risorse, marketing, realizzazione di partnership commerciali, sviluppo sostenibile. Ciಠin accordo con le linee delineate dalla Strategia di Lisbona e da quella di Goteborg sull'incremento della competitività  dei territori e con gli strumenti di programmazione comunitaria. Si tratta di un progetto importante che mette insieme esperienze ed azioni positive realizzate dai diversi Paesi per l'imprenditorialità  femminile. Tra le attività  previste l'attivazione di sette sportelli informativi per le utenti, di cui 2 in Italia, workshop  e  l'organizzazione di quattro  fiere. Verrà  inoltre realizzato materiale informativo e un sito web ufficiale con aggiornamenti ed informazioni per le donne. A conclusione del progetto €“ ha detto Becchetti - verranno adottate  Linee guida transnazionali per la definizione, a livello dei governi europei,  di modalità  innovative in materia di sostegno all'imprenditorialità  femminile€.

Il presidente Calogero Alessi ha evidenziato €œla storia importante di Sviluppumbria a sostegno dell'imprenditorialità  regionale, attraverso un lavoro di creazione, accompagnamento,  crescita, consolidamento e promozione rivolto alle imprese anche femminili. In Umbria €“ ha detto Alessi, c'è una vivacità  imprenditoriale a cui fa da contrappeso un una elevata mortalità  delle aziende, come documentano le numerose cancellazioni dai Registri delle Camere di Commercio. Da qui il nostro impegno a sostenere idee imprenditoriali che possano stare sul mercato e, soprattutto, siano aperte all'innovazione che costituisce €“ ha concluso Alessi, come evidenziato nelle Linee programmatiche di governo regionale una delle direttrici strategiche per lo sviluppo e competitività  del sistema economico umbro€.