Afghanistan, la Cooperazione sostiene le donne e il microcredito

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Fonte: Il Velino

L'impresa si fa donna. La donna si fa impresa. Una combinazione che la Cooperazione Italiana, in collaborazione con il Ministero degli Affari femminili ha rilanciato in questi giorni con un seminario: €œMicrocredito in Afghanistan €“ Nuove prospettive per lo sviluppo di Impresa€. Obiettivo dell'iniziativa è creare sinergie tra progetti; unire il progetto della Cooperazione Italiana dedicato alla formazione professionale delle donne in settori come taglio gemme e assemblaggio fotovoltaico €“ finanziato dal 2004 con oltre tre milioni di euro dalla direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo (Dgcs) della Farnesina - mirando all'imprenditoria in rosa, con la nuova iniziativa legata al microcredito da 6,7 milioni (anch'essa finanziata dalla Dgcs) che attraverso il Misfa - Microfinance investment supportfFacility for Afghanistan - renderà  accessibile il microcredito in tutte le province del Paese.

afghanistanFar conoscere alle donne future imprenditrici il microcredito, per permettere loro di accedere a meccanismi di prestiti esattamente come i loro colleghi uomini. Parità  di conoscenza e parità  di accesso. Un primo passo. Al seminario hanno partecipato 150 future imprenditrici, che credono nel binomio donna-impresa e sentono di potercela fare.

Amina, velo colorato che le copre il capo, sorriso smagliante. Si fa seria quando racconta: €œL'economia afghana è migliorata negli ultimi anni, ma le donne fanno fatica ad accedere ai crediti e ad affrontare da sole concrete opportunità  di sviluppo€. Piega la testa e continua: €œRaggiungere risultati significa conoscere le possibilità  che il mercato offre, saperlo analizzare, oltre al sapere leggere, scrivere e gestire l'amministrazione€.

Poche centinaia di dollari in prestito. Inizio di un'attività  generatrice di reddito all'interno della propria comunità . Utile per la famiglia e per la società . Shaima, capofamiglia, rimasta vedova durante la guerra, ha potuto, accedendo al microcredito, acquistare bestiame e foraggi. Ora, oltre a dare da mangiare alla famiglia, riesce a vendere ad altri membri del villaggio e con questi soldi manda i suoi figli a scuola.

Molte altre esperienze emerse dall'incontro. Tutte legate da un doppio filo: testimonianza di anni di sofferenza, di emarginazione, di villaggi abbandonati, il primo. La voglia di unire forze e risorse, di alzare la testa, di affrontare l'esperienza del lavoro anche come strumento di maggior libertà , il secondo. E negli occhi di queste donne afghane, uno sguardo di ringraziamento alla Cooperazione Italiana che mai come oggi sentono vicino.