Umbria: seminario a Bruxelles con esperti dell'Unione Europea

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Fonte: Ansamed

L'Umbria? àˆ un prodotto integrato, un €œcontinuum€ dal punto di vista dei territori e dell'offerta complessiva, un €œunicum€ dal punto di vista concettuale. Solo cosଠ€œpiccola e coesa€ l'Umbria puಠcostruire il proprio marchio riconoscibile, aumentare visibilità  e grado di attrazione sul mercato turistico e, tutto cià², mettendo a sistema tutto quello che puಠoffrire: paesaggi, ambiente, parchi, biodiversità , beni culturali, prodotti turistici, stile di vita. àˆ quanto emerso da un seminario, svoltosi nei giorni scorsi a Bruxelles presso la sede delle Regioni del Centro Italia a Rond Point Schumann, nel corso del quale direttori e dirigenti regionali (nelle aree dell'agricoltura, dell'ambiente, dei parchi, dell'assetto del territorio, dei beni culturali e del turismo €“ ai quali si è aggiunto, per il Ministero dei Beni e le Attività  Culturali, l'arch. Pietro Scoppola) hanno presentato in tre sessioni, davanti ad un pubblico di funzionari ed esperti dell'Unione Europea, il lavoro e le prospettive dell'Umbria in questa direzione.

UmbriaAl seminario ha partecipato il neoassessore alla Cultura e al Turismo della Regione Umbria Fabrizio Bracco: €œSono lieto di far coincidere la mia prima uscita istituzionale con questo impegno europeo - ha detto Bracco in un breve indirizzo di saluto €“ L'Umbria è un crocevia storico, da valorizzare in chiave moderna; deve proiettarsi fuori dei suoi confini. Il senso della scommessa è proprio questo: portare l'Umbria fuori dall'Umbria, perché possa esprimere tutto il potenziale della sua qualità €.

I lavori del seminario, coordinato da Ernesta Maria Ranieri (direttore regionale delle Aree Agricoltura e Beni Culturali), sono stati conclusi, per l'Unione Europea, da Federica Dotti e Nicola Premoli della Commissione Europea per le Politiche Regionali. Una particolare attenzione è stata dedicata al tema della €œbiodiversità €, per il quale in Umbria è stato costituito un €œosservatorio€ con sede a Villa Fabri di Trevi. €œNel 2010, anno della biodiversità  - ha detto Paolo Papa, dirigente Regione Umbria Servizio Parchi - il nostro obiettivo non è soltanto quello di salvaguardare il nostro ambiente e le sue molteplici forme di vita vegetale ed animale, ma mettere a confronto la nostra con altre esperienze regionali, italiane ed europee, per sviluppare sinergie e forme di collaborazione€. €œDobbiamo presentare l'Umbria come un complesso integrato €“ ha concluso Ernesta Maria Ranieri - per aumentare l'attrattività  del territorio finalizzato allo sviluppo economico, ed accrescere la qualità  della vita€.