Coesione: relazione strategica sull'attuazione dei programmi 2007-13

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Da Regional Policy €“ Inforegio

Negli ultimi tre anni, come segnala una relazione pubblicata sui programmi di coesione dell'Unione Europea per il periodo di finanziamento 2007-13, l'UE ha concesso 93 miliardi di euro di finanziamenti a progetti che investono nella crescita e nell'occupazione in Europa. La relazione, presentata dai Commissari Johannes Hahn (Politica regionale) e Là¡szlà³ Andor (Occupazione, affari sociali e integrazione), effettua per la prima volta una valutazione dei progressi ottenuti in ciascun paese nel conseguimento degli obiettivi concordati, rispetto alla media europea. Inoltre, fornisce informazioni sull'allineamento con gli obiettivi fondamentali dell'UE di promozione della crescita e dell'occupazione, e promuove un dibattito aperto sui risultati e sulle sfide dei programmi della politica di coesione.

EuropaPer la prima volta, dunque, si ha una panoramica completa dell'attuazione dei programmi della politica di coesione per il periodo 2007-2013. Essa si basa essenzialmente sulle 27 relazioni strategiche nazionali, introdotte per migliorare la trasparenza e incoraggiare, nel quadro della gestione condivisa della politica di coesione, l'assunzione di responsabilità  per questa politica a livello nazionale.

In particolare, la sezione conclusiva contiene raccomandazioni su come rafforzare l'attuazione efficace di tale politica per massimizzare il contributo dei programmi 2007-2013 alla revisione inter pares, anche al fine di contribuire alla strategia Europa 2020.

Secondo quanto riferito dagli Stati membri, essi stanno adempiendo ai loro impegni iniziali ad investire nel cambiamento strutturale. Dopo circa 18 mesi di attuazione concreta, sono già  stati selezionati progetti per un ammontare di oltre 93 miliardi di euro o il 27% del volume finanziario complessivo per il periodo. Nel quadro di questa tendenza generale, la velocità  di selezione delle priorità  dell'UE stabilite nell'agenda di Lisbona è simile o leggermente superiore. Ciಠè dovuto in gran parte al fatto che, da un lato, i programmi della politica di coesione si sono adattati alle nuove esigenze con flessibilità  e dall'altro, si è semplificata la gestione per migliorare l'efficacia dei fondi, anche grazie alle modifiche normative proposte dalla Commissione e adottate dal Consiglio e dal Parlamento europeo nel 2009.

Dalle relazioni emerge che molti investimenti prioritari dell'UE stanno procedendo bene, con un terzo o pi๠degli investimenti totali previsti assegnati a progetti in aree quali: stimolare la ricerca e l'innovazione nelle PMI, usare l'ingegneria finanziaria per fornire capitale alle PMI (per es. l'iniziativa JEREMIE), promuovere il trasporto urbano non inquinante, attuare politiche attive del mercato del lavoro e politiche di apprendimento permanente e rinnovare le infrastrutture didattiche e sanitarie. Le relazioni degli Stati membri evidenziano altresଠle aree in cui i progressi vanno a rilento e che necessitano evidentemente di essere tenute sotto controllo.

Gli Stati membri hanno compiuto un grosso sforzo per consegnare relazioni strategiche che contenessero elementi pertinenti sull'attuazione sia qualitativi sia quantitativi. I programmi 2007-2013 sono partiti con successo, ma si trovano ancora nella fase iniziale di spesa concreta. àˆ troppo presto per avere dati esaustivi sulle realizzazioni, i risultati o, in particolare, gli impatti. La situazione cambierà  nella tornata di relazioni strategiche 2012, quando si prevede che i risultati e i primi impatti saranno comprovati in modo pi๠esaustivo.

Per approfondimenti:
Cohesion policy: Strategic report 2010 on the implementation of the programmes 2007-2013
- Politica di coesione: relazione strategica 2010 sull'attuazione dei programmi 2007-2013