Tunisia. Quattro accordi con agenzie ONU: educazione, alimentazione, diaspora e processo elettorale

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La sede AICS di Tunisi ha chiuso il mese di ottobre firmando quattro accordi di partenariato importanti per la sua attività  di cooperazione in Tunisia.

 

Venerdଠ27, nel corso di una cerimonia presieduta dal Ministro dell'Educazione, Hatem Ben Salem, sono stati sottoscritti due accordi di finanziamento per riaffermare l'impegno dell'Italia accanto all'Unione Europea per un'istruzione e un'alimentazione di qualità  per i bambini in Tunisia.

 

Un primo finanziamento a Unicef pari a circa 10 milioni di euro - di cui 4,6 dalla Cooperazione italiana e 5,5 dall'UE - permetterà  di realizzare un vasto programma dedicato al miglioramento della qualità  dell'educazione primaria per garantire maggiori chance di successo alle bambine e ai bambini tunisini.

 

Un altro accordo di 2,5 milioni di euro è stato firmato tra la Cooperazione italiana e il PAM per finanziare una nuova iniziativa di promozione dell'alimentazione scolastica, nell'ambito della strategia nazionale per un'alimentazione scolastica sostenibile. Le azioni che saranno attuate grazie a questi programmi mirano a rafforzare le capacità  del sistema educativo, includendo l'educazione prescolare, il miglioramento degli ambienti scolastici e dell'alimentazione degli alunni e a combattere i fattori che portano al fallimento e all'abbandono scolastico. Cosicché ogni studente possa imparare, crescere e svilupparsi in un ambiente inclusivo, sicuro e sano.

 

Per l'Italia gli accordi sono stati firmati dall'ambasciatore Raimondo De Cardona e dal titolare della sede AICS di Tunisi Flavio Lovisolo. Nei giorni precedenti, entrambi avevano partecipato ad un'analoga cerimonia con l'Agenzia delle Nazioni Unite per le migrazioni (OIM), con la quale avevano firmato un accordo per l'attuazione del progetto €œMigrazione come risorsa: mobilitazione della diaspora tunisina e stabilizzazione delle comunità  svantaggiate in Tunisia€. L'evento era stato presieduto dal segretario di Stato per la migrazione e i tunisini all'estero, Adel Jarboui.

 

Questo progetto mira a coinvolgere i tunisini che vivono all'estero, in particolare in Italia, nelle priorità  di sviluppo individuate nelle loro regioni di provenienza, come finanziatori e investitori in microprogetti sostenuti da imprenditori locali. Si tratta di progetti che riguardano principalmente le aree svantaggiate e di confine della Tunisia. Il progetto offre una nuova alternativa alle fonti tradizionali di finanziamento e promuove la ricerca di opportunità  di business nel mercato italiano.

 

Con un bilancio complessivo di ‚¬ 2,9 milioni, l'iniziativa si propone di sostenere la creazione di 70 microprogetti ad alto potenziale di sviluppo e di creare 210 posti di lavoro formali nelle regioni di Jendouba, Kef, Medenine e Tataouine.

 

Un ultimo accordo è stato firmato tra l'Italia e l'Agenzia ONU per lo Sviluppo (UNDP) per un sostegno al processo elettorale, in particolare per le prossime elezioni municipali che permetteranno di eleggere per la prima volta gli amministratori locali, come previsto dalla nuova costituzione del Paese. Attraverso questo accordo l'Italia ha dato sostanza all'impegno di sostenere la Tunisia nella realizzazione del processo di decentralizzazione stabilito dalla nuova Costituzione.