Toscana: pi๠controlli e attività  formative per un uso corretto dei fondi europei

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Pi๠controlli sulla qualità , ma anche sull'efficacia dei progetti finanziati con risorse europee. Questo il traguardo che la Toscana ha già  realizzato e che punta a migliorare ulteriormente, in vista della prossima programmazione dei fondi strutturali. Se n'è parlato a Firenze nel corso del convegno «La governance del sistema dei controlli per promuovere la lotta contro le frodi ai fondi strutturali dell'Unione Europea»: una due giorni formativa organizzata dalla Regione in collaborazione con il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il convegno è stata l'occasione per fare il punto sul sistema dei controlli per la gestione dei programmi toscani: Fesr (Por Creo 2007-13), Fse (Por 2007-13), Po Marittimo Italia-Francia. Fra i partecipanti, tutti coloro che sono interessati alla gestione dei fondi europei e al controllo: autorità  di gestione, amministratori pubblici, operatori privati, consulenti, organizzazioni di categoria, associazioni. E ancora rappresentanti ai massimi livelli del Nucleo repressione frodi della Guardia di  Finanza, della Corte dei Conti europea e delle autorità  di gestione e controllo di altri paesi Ue.
La prima sessione è stata dedicata al ruolo delle Istituzioni nazionali e internazionali coinvolte nella lotta alle frodi lesive degli interessi finanziari dell'Ue. E' seguita la presentazione di buone pratiche e strumenti innovativi nell'ambito dei controlli dei fondi e della rilevazione delle frodi finanziarie. Infine uno sguardo alle iniziativa che mirano a consolidare il rapporto di cooperazione con paesi non ancora comunitari. Il secondo giorno di lavori è stato dedicato alle esperienze dei paesi in via di adesione e alle prospettive di collaborazione internazionale.

«La Toscana si è da sempre caratterizzata per la capacità  di spendere i fondi comunitari €“ ha detto l'assessore alle attività  produttive Gianfranco Simoncini in apertura del convegno €“ per questo siamo stati fra i primi a impegnarci per favorire iniziative che consentono lo scambio delle buone pratiche tra i soggetti che gestiscono i fondi comunitari, occasioni formative volte a diffondere al massimo indicazioni per un uso corretto dei fondi, prevenendo errori amministrativi legati ad una scarsa conoscenza delle norme e attivando nuove metodologie di controllo. Per questo la nostra regione è impegnata nelle attività  di controllo formale per prevenire e combattere l'uso distorto dei fondi ma sta anche tentando di semplificare ed alleggerire il carico burocratico che tali attività  di norma comportano e concentrare maggiormente l'attenzione sull'effettiva efficacia degli interventi, sul raggiungimento degli obiettivi previsti. La possibilità  di attingere ai fondi comunitari non si è mai rivelata cosଠimportante come in questa fase di crisi e lo sarà  sempre di pi๠nei prossimi anni, imprescindibile diventa pertanto non disperdere risorse con un uso illegittimo».