Barca, la Programmazione dei fondi europei

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I fondi di coesione hanno aiutato il nostro Paese a rispondere alla crisi, tanto è vero che l'Italia è tra i Paesi €œdove si è registrato il pi๠alto numero di nuovi posti di lavoro€. Lo afferma la Commissione europea presentando il rapporto 2013 sulle Politiche di coesione.

€œIn Italia abbiamo assistito ad enormi sforzi€, ha sottolineato Shirin Wheeler, portavoce del commissario europeo per le Politiche regionali Johannes Hahn. ''Possiamo dire una cosa sull'Italia: nonostante i ritardi, i fondi strutturali hanno giocato un ruolo importante nell'assistenza alla competitività  delle Regioni''.  I fondi comunitari e l'azione di co-finanziamento italiana, ha aggiunto la Wheeler, €œhanno controbilanciato gli effetti della crisi, e questo attraverso investimenti nel mercato del lavoro e il sostegno alle piccole e medie imprese€. La Commissione Ue perಠinvita a non abbassare la guardia. €œNon credo che nessuno possa dire che non si debba pi๠essere preoccupati, dato il clima attuale€, ha avvertito la portavoce di Hahn: €œLa crisi economica ha continuato a colpire fortemente l'Italia, che ha davanti a sé ancora enormi sfide€.

€œLa macchina della programmazione dei Fondi europei 2014-2020, pari a 60 miliardi per tutto il Paese, molti anche destinati al centro nord, non solo non si ferma ma sta accelerando€. A sostenerlo è il Ministro per la Coesione Territoriale, Fabrizio Barca, che ha incontrato, a Roma, i Presidenti delle Regioni per discutere dell'Accordo di Partenariato per l'avvio delle procedure di definizione delle strategie di impiego dei Fondi comunitari per il settennio 2014-2020. Barca si è già  confrontato in pi๠occasioni con i Presidenti delle Regioni per discutere dell'argomento. €œNei giorni scorsi è stato inviato un documento condiviso con le Regioni alla Commissione europea sulla programmazione 2014-2020 - ha spiegato Barca, a margine dell'incontro - abbiamo fissato un'altra riunione tra un mese€. €œSiamo partiti - ha evidenziato - seguendo il nuovo metodo, dalle cose che servono alle persone. Ovvero, il documento inviato a Bruxelles individua, per ogni tematica, le cose che si vogliono cambiare e quali azioni sono necessarie per ottenere quei risultati. Non c'è ancora una strategia ma questo è voluto. Il lavoro per la nuova programmazione dei Fondi comunitari, insomma, continua ed anzi sta subendo una forte accelerazione€.