Progetto Homer, per condividere gli Open Data

Stampa

Stimolare il mercato digitale nel bacino del Mediterraneo, mettendo in comune e armonizzando il patrimonio di dati e di informazioni prodotte, raccolte e finanziate dagli enti pubblici. àˆ l'obiettivo del progetto europeo Homer (Harmonising Open data in the Mediterranean through better access and Reuse of public sector information), avviato ad aprile scorso con l'obiettivo di creare sviluppo economico e sociale riducendo il digital divide. Del team di Homer €“ finanziato dal programma transnazionale di cooperazione territoriale europea MED €“ fanno parte sette nazioni della sponda mediterranea europea (Italia, Spagna, Francia, Grecia, Malta, Cipro, Slovenia) ed un paese in pre-adesione (Montenegro). Per l'Italia partecipano: Piemonte (leader dell'intero progetto), Emilia-Romagna, Veneto e Sardegna.

Un network che per tre anni, tale è la durata di Homer, svilupperà  una strategia congiunta per armonizzare, liberare e federare il patrimonio digitale detenuto dalle amministrazioni nazionali, regionali e locali nel Mediterraneo. Il tutto attraverso i cosiddetti €œopen data€, le informazioni della pubblica amministrazioni rilasciate in formato aperto e riusabile, la cui condivisione ed armonizzazione, in un'ottica federata, potrà  aumentare la conoscenza dei dati perché maggiormente ricercabili, ritracciabili e riutilizzabili.

"Negli ultimi dieci anni la Regione Emilia-Romagna ha investito dapprima in infrastrutture hardware e software, poi in e-government, ed infine in quell'ampia gamma di interventi che oggi vanno sotto il nome di €œsocietà  dell'informazione - ha spiegato l'assessore alle Reti di infrastrutture materiali e immateriali Alfredo Peri - Si tratta di processi e modalità  nuove per porre l'utente, cittadini e imprese, al centro dell'azione della pubblica amministrazione. Gli obiettivi del progetto Homer traducono, a livello europeo, quelli che sono gli intenti del Piano Telematico della Regione Emilia-Romagna, la nostra Agenda Digitale. In particolare, quello che abbiamo definito diritto di accesso ai dati per cui s'intende sia interventi strategici in materia di open data, quindi a favore della trasparenza e messa a valore di dati detenuti, gestiti e mantenuti dalle pubbliche amministrazioni, sia azioni a favore dell'integrazione e interscambio fra enti di tali preziose informazioni".