Fondi europei, spesa certificata presentata dall'Italia a Bruxelles

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Per il terzo anno consecutivo la maggioranza dei pagamenti effettuati a titolo del bilancio dell'Unione europea è risultato esente da errori quantificabili. Nella sua relazione annuale, la Corte dei conti europea ha confermato che nel 2011 la percentuale complessiva di errori nelle spese dell'UE è rimasta stabile, inferiore al 4%. La Corte dei conti ha quindi espresso un parere positivo sulla contabilità  dell'Unione per il quinto anno consecutivo. Sempre per quanto riguarda il controllo dei fondi europei, ma su dati strettamente italiani e in particolare delle Regioni, sono stati diffusi i grafici e i dati aggiornati al 31 ottobre e validati dalla Ragioneria generale dello Stato e dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica. Sono relativi alla spesa certificata presentata dall'Italia a Bruxelles e si tratta dello stato di attuazione della politica di coesione delle Regioni italiane.

La spesa certificata di fondi comunitari raggiunge per l'Italia il 29,5% della dotazione totale superando di 2,3 punti il target nazionale. Rispetto ai dati validati il 31 maggio scorso e a quelli aggiornati al 30 settembre, il miglioramento - spiega il ministero per la Coesione territoriale €“ è significativo e riguarda, sebbene permangano differenze anche rilevanti tra i territori, l'intero Paese. Le Regioni pi๠sviluppate (Abruzzo, Emilia, Liguria, Friuli, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Sardegna, Toscana, Umbria, Piemonte Valle d'Aosta, Veneto, Provincia autonoma di Trento e di Bolzano) raggiungono il 40,3% della spesa certificata, mentre le Regioni meno sviluppate crescono fino al 25,2%