Assemblea ONU, il contributo dell'Italia

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Intensa la partecipazione dell'Italia all'Assemblea Generale dell'Onu a New York rappresentata dal Presidente del Consiglio, Mario Monti, accompagnato dal ministro Giulio Terzi impegnato in una lunga serie di colloqui bilaterali, convegni e conferenze sui grandi temi della politica internazionale: la guerra civile in Siria, l'evoluzione della Primavera araba, la situazione in Libia, il dossier nucleare iraniano, la riforma dell'Onu e la crisi economica globale.

Sulla Siria, Terzi, che prima della sua partenza negli Stati Uniti si era incontrato alla Farnesina con il presidente del consiglio nazionale siriano Abdulbaset Sieda, ha detto che ora c'è un "senso di urgenza per trovare unità ", nella consapevolezza che la "posta in gioco" è altissima. A livello politico, nel Consiglio di sicurezza, per il momento non c'è un netto cambio di posizione da parte della Russia anche se Mosca non ha un approccio "dogmatico" alla crisi siriana e valuta con "molta attenzione" l'evoluzione in corso. Molta preoccupazione c'è per la questione dei profughi e dei siriani in fuga dal Paese. Sul fronte pi๠generale dell'immigrazione illegale, il capo della diplomazia italiana nota perಠda parte dei Paesi della sponda sud un nuovo "senso di responsabilità " nei confronti dei propri cittadini. Sul delicato passaggio che sta vivendo la Libia, il titolare della Farnesina ritiene e auspica che gli avvenimenti di Bengasi non avranno rilevanza fondamentale sul futuro del Paese.

Terzi in un colloquio con il ministro degli esteri del Kenya, Sam K. Ongeri ha discusso del processo di stabilizzazione della Somalia, la cui fase di transizione è stata superata anche grazie al comune impegno di Italia e Kenya, nonché della lotta alla pirateria. Terzi si è soffermato sull'esigenza che nei successivi sviluppi del processo di consolidamento istituzionale in Somalia massima attenzione venga posta al tema dei diritti umani e della protezione delle minoranze, in particolare quelle religiose. Al centro del colloquio con il primo ministro del Kosovo, Hasmin Thaci e con quello con il ministro degli esteri kosovaro, Enver Hoxaj, le prospettive europee del Kosovo con la conferma del pieno sostegno dell'Italia in seno alle istituzioni europee e un incoraggiamento a Pristina a proseguire sulla strada delle riforme dello stato di diritto, della pubblica amministrazione e del settore giudiziario.