Cerca nel portale

Regioni

Regione Valle D'Aosta Regione  Piemonte Regione Lombardia Regione  Trentino Alto Adige Regione Veneto Regione  Liguria Regione Emilia Romagna Regione Toscana Regione Umbria Regione Marche Regione Lazio Regione  Abruzzo Regione  Basilicata Regione Campania Regione Molise Regione Puglia Regione Calabria Regione Sicilia Regione Friuli Venezia Giulia Regione Sardegna

AREA SOCI

Biologia spaziale Italia-Cina, accordi di collaborazione nella ricerca

Attenzione: apre in una nuova finestra. StampaEmail

Nuova collaborazione tra Italia e Cina nel campo della radiobiologia e della biofisica applicata alle radiazioni cosmiche con particolare attenzione alle applicazioni terrestri di interesse biomedico ed agli sviluppi industriali. àˆ stato firmato, infatti, un accordo quadro tra ENEA, Università  di Firenze e Istituto di Fisica Moderna (IMP) dell'Accademia Cinese delle Scienze che consentirà  la collaborazione e lo scambio di giovani ricercatori, aspetto di fondamentale importanza per i due paesi, per sviluppare queste ricerche.

La firma dell'accordo a conclusione di un primo convegno bilaterale Italia-Cina dedicato allo studio della radiazione cosmica e della radiobiologia che si è svolto presso l'Istituto di Fisica Moderna (IMP) dell'Accademia Cinese delle Scienze (CAS) e Lanzhou nella provincia del Gansu. Il convegno è stato organizzato dall'Ufficio Scientifico dell'Ambasciata d'Italia a Pechino in collaborazione con ENEA, INFN e l'IMP-CAS di Lanzhou e con il patrocinio dell'Accademia dei Lincei. All'incontro hanno partecipato ricercatori impegnati nello studio della radiobiologia, della biofisica e della fisica spaziale provenienti dall'ENEA, dall'INFN e dalle Università  di Roma, Firenze e Perugia; al convegno ha contribuito anche la Kayser Italia, un'impresa italiana coinvolta nella ricerca spaziale.

I temi trattati nel convegno hanno riguardato il prossimo futuro delle esplorazioni spaziali dove la Cina ha in corso di sviluppo una stazione spaziale permanente con almeno tre astronauti a bordo e dove verranno realizzati esperimenti di astronomia, microgravità  e radiobiologia. La prolungata presenza umana nello spazio profondo, ad esempio durante missioni verso Marte, esporrà  gli astronauti a dosi significative di radiazioni ionizzanti provenienti dalla "Galactic Cosmic Radiation" come anche dai "Solar Particle Events". La determinazione di tale rischio rimane ancora incerta e necessita di uno studio specifico degli effetti biologici delle radiazioni spaziali che Italia e Cina intendono portare avanti congiuntamente nei prossimi anni.