Tempo sessanta giorni e il centro di ricerca sul tessile italo-cinese, che sorgerà a Prato ma lavorerà per tutta la Toscana, avrà una sua prima forma. E' l'impegno che Provincia e Comuni pratesi hanno preso a fine luglio 2012 con la Regione, firmando a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze un accordo lungo cinque anni.
Il centro avrà entro due mesi una sua forma perchè entro sessanta giorni il Creaf, la società di ricerca e alta formazione interamente pubblica €“ soci Provincia (80%) e Comuni pratesi appunto, invierà alla giunta regionale una proposta, con tanto di struttura organizzativa, costi e fabbisogni finanziari. Saranno coinvolte anche le parti sociali e le categorie economiche. A quel punto, se la proposta sarà ritenuta dalla giunta regionale adeguata agli accordi già sottoscritti nell'ultimo anno con le autorità cinesi, si potrà procedere e il progetto andrà avanti. La Provincia dello Zhejiang si è impegnata a finanziare il centro e l'attività congiunta di ricerca con quasi 700mila euro in due anni, altrettanto ci metterà la Toscana.
€œVogliamo offrire un sostegno all'imprenditoria pratese del settore moda €“ ha commentato Rossi prima della firma €“ L'accordo va in questa direzione ed è parte di un progetto complessivo per il rilancio di Prato che, oltre che sulla ricerca, punta sull'integrazione, come fatto sociale e culturale€. €œSono convinto €“ ha aggiunto Rossi €“ che per questo progetto e questo centro potremo avere importanti finanziamenti dalla comunità europea e dal governo. Il Comune di Prato ci ha posto alcune obiezioni e non ha firmato. Il protocollo rimane comunque aperto. Siamo convinti di poter trovare un accordo e siamo anche disponibili a recepire eventuali modifiche€.
Intanto l'intesa è stata comunque siglata ed entro la fine di settembre una proposta operativa dovrà essere presentata. Il Creaf inizierà il suo lavoro potendo contare sugli studi già realizzati in questi mesi da Toscana Promozione, che in particolare riguardano una piattaforma web condivisa per lo scambio dei dati e una relazione sull'import-export. Il centro dedicato al tessile lavorerà su due fronti. Farà ricerca congiunta su nuovi materiali e nuove fibre, compreso l'uso di nanotecnologia, biotecnologia e chimica macomolecolare, su come migliorare i processi produttivi risparmiando energia e su come ridurre il loro impatto ambientale. Ma offrirà anche servizi avanzati per imprese italiane e cinesi, dalla definizione di protocolli condivisi per la certificazione dei prodotti che vengono esportati (in modo da evitare problemi alla dogana) a consulenze tecniche e certificazioni sulla sicurezza e la qualità dei prodotti, fino alla formazione specialistica.
Del progetto di un centro di ricerca sul tessile italo-cinese, parte del progetto pi๠ampio che la Regione sta mettendo a punto per rilanciare il distretto pratese, si parla da un anno. Un accordo generale di collaborazione era stato siglato nel giugno 2011 tra Regione e Ministero della scienza e tecnologia della Repubblica popolare cinese per €œfondare congiunti centri di ricerca e sviluppo€. A luglio un memorandum d'intesa è seguito con la provincia dello Zhejiang. Quindi una lettera d'intenti è stata firmata a novembre dal presidente del Creaf e il presidente della società Wenzhou Garment, alla presenza del vice-ministro della scienza e della tecnologia cinese Cao Jianlin e il presidente della Toscana Enrico Rossi.