Cooperazione: Riccardi, passi avanti sui poteri del Ministero

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Sui poteri e le competenze del Ministero per la Cooperazione e l'Integrazione, ci sono state alcune ''lentezze'' nella fase iniziale, perchè si tratta di un Ministero nuovo, ma ora sono stati compiuti ''passi in avanti''. Lo ha detto il responsabile del dicastero, Andrea Riccardi, in un'audizione alle commissioni Esteri di Camera e Senato.

In particolare, è stata definita con un decreto la collaborazione con il ministero dell'Interno, e ''presto'', ha spiegato il ministro, si arriverà  a definire anche l'''avvalimento'' (nel senso che Riccardi potrà  ''avvalersi'') della Direzione generale della Cooperazione allo sviluppo della Farnesina. Riccardi ha poi affermato che ''la cooperazione non è carità , ma al contrario è uno degli indicatori della qualità  e presentabilità  del nostro Paese nel mondo'' e rappresenta un investimento.

Nei paesi in cui c'è un ministro specifico, ha spiegato il fondatore della Comunità  di Sant'Egidio, non ci sono tagli alla cooperazione, e se ci sono, sono minori di quanto accada in Italia. Nel nostro Paese, inoltre, il 70% dei fondi vengono destinati alla cooperazione europea, fondi che perಠpoi non vengono seguiti con progetti italiani: è invece arrivato il momento - ha detto Riccardi - di dare ''oltre alle risorse, anche le idee''. Per quanto riguarda la riforma della cooperazione, il ministro ha confermato i giudizi di inadeguatezza dell'attuale legge ed ha assicurato l'appoggio del governo qualora dovessero esserci iniziative di riforma da parte del Parlamento.