Italia-Libia, riattivare presto il Trattato di amicizia

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''Noi insistiamo molto per la riattivazione al pi๠presto del Trattato di amicizia, che serve sia all'Italia che alla Libia, ed è stato firmato nell'interesse dei due popoli e dei due Stati. Per questo oggi è ancora valido''. àˆ quanto ha affermato l'ambasciatore libico a Roma, Abdul Hafed Gaddur, intervenendo a Palazzo San Macuto alla presentazione del volume di Vincenzo Ruggero Manca 'Italia-Libia Stranamore', alla vigilia della visita del premier Mario Monti a Tripoli.

''Il rapporto tra Italia e Libia è naturale ed è una relazione a cui il libico tiene in particolare'', ha spiegato il diplomatico libico evidenziando che la Libia è 'sicura' del fatto che Roma starà  al suo fianco nel processo di ricostruzione ''e che lo farà  in buona fede''. Per questo, ha concluso Gaddur, ''mi vien da ridere quando sento di concorrenza all'Italia di altri paesi nei rapporti internazionali con la Libia''.

L'Italia, tra l'altro, ritiene essenziale puntare alla formazione delle forze di polizia in Libia, nel rispetto delle convenzioni internazionali. Lo ha detto il ministro degli Esteri Giulio Terzi durante l'audizione alla Camera delle commissioni esteri e difesa. Dopo il successo dell'operazione della Nato in Libia, ha detto il ministro, dobbiamo sostenere la nuova dirigenza molto attivamente. E l'Italia in questo senso ha un ruolo primario. Durante la visita del presidente del Consiglio Mario Monti, ha aggiunto il titolare della Farnesina che accompagnerà  il premier a Tripoli, ci sarà  l'occasione per definire una road map di progetti concreti volti a favorire il rafforzamento della struttura politica del paese. Al centro dei colloqui ci saranno le aspirazioni dei cittadini libici, e i collegamenti tra queste aspirazioni e le esigenze di assistenza, ha detto Terzi.