Macroregione Adriatico-Ionica, tappa per un'Europa pi๠forte

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''La realizzazione della macroregione Adriatico-Ionica puಠsignificare davvero uno strumento importante per rafforzare la coesione e la dimensione politica europea e per affermare nel prossimo futuro una strategia ancora pi๠vasta, che interessa l'insieme del bacino mediterraneo. Parlo di un'Europa che valica le Alpi, che guarda con decisione a sud, marciando con determinazione verso una ancora pi๠larga integrazione, eliminando frontiere, unendo mercati, avvicinando i cittadini''. Lo ha detto il senatore Carlo Pegorer, in riferimento alla mozione relativa all'istituzione della macroregione adriadico-ionica.

''In realtà  - ha proseguito Pegorer €“ la macroregione Adriatico-Ionica rappresenta anche una straordinaria occasione per il nostro Paese, chiamato in questo periodo a un eccezionale sforzo per rilanciare il proprio tessuto economico, produttivo e infrastrutturale, in particolare per quanto riguarda le politiche per rinnovare il sistema dei trasporti ferroviari e marittimi''. ''C'è infatti uno stretto collegamento - ha sostenuto Pegorer - tra la strategia Adriatico-Ionica e l'auspicato allungamento del corridoio Adriatico-Baltico. E' per questo che auspichiamo che il Governo operi per dare un forte impulso all'azione necessaria al pieno riconoscimento della macroregione''.

''Sono particolarmente soddisfatta per l'adesione del Governo alla mozione, di cui sono prima firmataria, sulla costituzione della macro regione Adriatico-Ionica - dice la senatrice Luciana Sbarbati - La mozione prevede il prolungamento del corridoio, oggi fermo a Ravenna, fino ai porti di Ravenna, Bari e Brindisi, secondo le schema del corridoio 8''. ''La macroregione Adriatico-Ionica - sostiene la Sbarbati - puಠdiventare uno strumento determinante per rafforzare la cooperazione regionale nella lotta alla criminalità  organizzata, offrire nuove opportunità  di sviluppo per le piccole e medie imprese e favorire un ulteriore processo di cooperazione nel Mediterraneo, agevolando progressivamente la creazione di una strategia pi๠ampia che coinvolga gli altri Paesi del Mediterraneo, con particolare riferimento a quelli del Nord-Africa''.