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Europa-Regioni: una partnership per lanciare Pmi nel mondo

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Le piccole e medie imprese (Pmi) europee possono dare un contributo 'chiave' al superamento della crisi, ma devono guardare oltre gli orizzonti dei mercati tradizionali ed espandersi in quelli emergenti per "rilanciare la competitività  e l'occupazione" nel Vecchio Continente: cosà¬, il vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, ha presentato la nuova Comunicazione dell'Esecutivo comunitario dedicata all'internazionalizzazione di queste aziende.

Intitolata 'Piccole imprese, grande mondo - un nuovo partenariato per aiutare le Pmi a cogliere le opportunità  globali', la proposta di Tajani è stata già  adottata dalla Commissione europea e, "per la prima volta - ha spiegato lo stesso commissario per l'Industria - dà  all'Europa una vera e propria strategia dedicata alle Pmi e al loro accesso ai mercati al di fuori dell'Ue".

Nell'Unione europea oggi ci sono 23 milioni di piccole e medie imprese, che rappresentano circa 2/3 del lavoro nel settore privato e sono fonte dell'80% dei nuovi posti di lavoro creati negli ultimi cinque anni, ha sottolineato Tajani. Tuttavia, solo il 13% di queste aziende lavorano fuori dai confini Ue. Per questo, ha proseguito il commissario, "abbiamo deciso di intervenire con una strategia che punta a raddoppiare il numero attuale delle pmi imprese che operano al di la dei confini dell'Unione europea, vale a dire vorremmo arrivare a  superare il 25%".

Per raggiungere l'obiettivo, la proposta di Tajani prevede una decina di grandi iniziative a sostegno delle pmi europee, tra cui la creazione di un 'desk pmi' in ogni rappresentanza dell'Unione. "Tutte le delegazioni dell'Ue nei paesi strategici diventeranno delle ambasciate delle nostre pmi - ha detto il commissario -. Vale a dire: la diplomazia europea si mette al servizio delle imprese affinché ogniqualvolta decidano di esplorare nuovi mercati possano essere sostenute dalla struttura della Unione europea".

Un plauso arriva dalla Confindustria: "l'internazionalizzazione e la ricerca costituiscono €“ dice Giorgio Squinzi, presidente del Comitato Tecnico Europa - i due principali volani per rilanciare la ripresa delle Pmi. Da questo punto vista, la Commissione ha mostrato di essere molto attenta alle esigenze e alle difficoltà  riscontrate dalle imprese europee. Ora spetta a noi cogliere le opportunità  offerte". Tra le altre misure, la proposta prevede incentivi per la creazione di consorzi export, un aumento dei fondi per la collaborazione transfrontaliera tra imprese, il finanziamento della formazione di manager specializzati in internazionalizzazione e l'apertura di nuovi centri per le Pmi in alcuni mercati strategici, come il Nord Africa, l'America latina e l'Asia.

In particolare, ha anticipato Tajani, il 23 novembre prossimo la Commissione annuncerà  un dialogo rafforzato con l'Africa settentrionale del Forum dedicato all'accesso al credito "che noi riserveremo al rapporto con le piccole e medie imprese" in quest'area del mondo.