Fondi strutturali: accordo Governo - Regioni Sud

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Accordo tra Governo e Regioni meridionali sulla revisione dei programmi cofinanziati dai Fondi  strutturali europei 2007-2013: i settori di intervento su cui concentrare le risorse saranno limitati e in primis quelli dell'istruzione, della banda larga, delle infrastrutture e della nuova occupazione ma il riutilizzo delle risorse liberate, per circa 8 miliardi di euro, sarà  vincolato al principio della territorialità , dunque i  fondi resteranno al Sud. L'intesa è stata siglata giovedଠ3 novembre dal Ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto e dai Presidenti dell'Abruzzo Giovanni Chiodi, della Basilicata Vito De Filippo, della  Calabria Giuseppe Scopelliti, della Campania Stefano Caldoro, del  Molise Michele Iorio, della Puglia Nichi Vendola, della Sicilia Raffaele Lombardo e della Sardegna Ugo Cappellacci.

Questo il testo dell'Accordo: Piano Nazionale per il Sud: Sud 2020
€œIl contributo delle Regioni meridionali e della politica di coesione alla crescita dell'Italia. La crisi finanziaria che investe l'Europa e che rischia di minare alle fondamenta la stessa moneta unica europea colpisce l'Italia in modo particolarmente severo a causa di talune condizioni strutturali di debolezza tra le quali il pesante debito pubblico e il dualismo economico tra nord e sud del Paese.
Il Governo italiano ha assunto, in sede europea, l'impegno ad attuare una serie di misure di politica economica volte a sostenere la crescita dell'economia, individuando tra queste la revisione strategica dei programmi €“ nazionali e regionali €“ cofinanziati dai fondi strutturali 2007 €“ 2013 che determini una maggiore concentrazione sugli investimenti in grado di determinare effetti diretti sulla competitività  e la crescita del Paese ed un maggior orientamento delle politiche ai risultati. I Presidenti delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Siciliana riconoscono come ineludibile la necessità  di imprimere ogni utile impulso alla crescita dell'Italia e ritengono che la politica di coesione possa offrire un ulteriore ampio contributo per elevare il tasso di crescita dell'economia italiana.I Presidenti concordano con il Ministro Fitto sulla necessità  di proseguire nel proficuo rapporto di cooperazione rafforzata realizzato nel corso dell'ultimo anno che ha consentito sia di avviare ad attuazione il Piano nazionale per il Sud, approvato dal Consiglio dei Ministri del 26 novembre 2010, sia di accelerare l'attuazione dei programmi cofinanziati 2007 €“ 2013 e conseguentemente la spesa dei fondi scongiurando il rischio di disimpegno delle risorse comunitarie al 31 dicembre 2011.

Pertanto, le Regioni ed il Governo concordano di attivare la revisione dei programmi cofinanziati rispettando le seguenti condizioni:
1. Il processo di revisione dei programmi avrà  luogo secondo le modalità  ordinariamente previste per la modifica dei programmi comunitari definita in sede regolamentare e nel QSN 2007- 2013. Pertanto tutto il processo sarà  realizzato secondo il metodo della condivisione interistituzionale;
2. Le rimodulazioni dei programmi potranno prevedere la revisione del tasso di cofinanziamento comunitario a condizione che le risultanti risorse nazionali siano vincolate al riutilizzo  nel rispetto del principio della territorialità ;
3. I settori di intervento sui quali concentrare le risorse saranno in numero limitato e prioritariamente quelli dell'istruzione, della banda larga, delle infrastrutture e della nuova occupazione;
4. Il Ministro per i rapporti con le Regioni  e per la coesione territoriale assicurerà  che queste condizioni siano condivise dal Commissario europeo responsabile della politica regionale Hahn e, conseguentemente, poste a base del Piano d'azione che il Governo ed il Commissario sottoscriveranno€.

Approfondimenti:  Fondi UE: accordo Governo-Regioni Sud, i commenti dei Presidenti