Italia-Germania: puntare insieme sulle rinnovabili

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Le energie rinnovabili come nuovo settore su cui dirigere la cooperazione italo-tedesca. àˆ questo l'invito lanciato dall'ambasciatore tedesco Michael Gerdts e dal viceministro dell'Ambiente di Berlino Ursula Heinen-Essen nel corso della conferenza "Una nuova politica energetica per la Germania e l'Italia" organizzata in questi giorni a Roma.

''Italia e Germania possono cooperare strettamente nel campo delle rinnovabili, dove oggi hanno interessi comuni'', ha evidenziato Gerdts aprendo la conferenza e osservando che ''trovare la giusta politica energetica è un grande progetto, che ci terrà  occupati per i prossimi decenni''. Il viceministro Heinen-Essen ha invece ricordato come la recente svolta energetica della Germania, che come l'Italia ha rinunciato al nucleare, sia stato il frutto di ''un differente concetto di sicurezza: la tragedia di Fukushima ci ha fatto capire che l'uomo non puಠcontrollare la natura e la tecnica''. Da qui, la chiusura di 8 centrali nucleari e l'obiettivo di far derivare ''l'80% della produzione energetica totale dalle rinnovabili entro il 2050'', ha spiegato il viceministro osservando come una tale svolta energetica non abbia comportato, finora, una diminuzione nell'approvvigionamento dell'energia e ''in futuro richiederà  notevoli investimenti''.

Puntare sull'energia pulita, vuol dire anche creare nuove economie. In Germania, ad esempio, ''il settore ha creato 370mila nuovi posti di lavoro e ha contribuito al Pil nazionale con un fatturato di 37 miliardi di euro'', ha ricordato Heinen-Essen, unendosi infine all'invito dell'ambasciatore Gerdts e augurandosi ''che Italia e Germania cooperino pi๠strettamente in questo campo''.