Regioni Ue e volontà  dei territori, protocollo d'intesa Pagano-Bresso

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Fonte: ANSA

Fare crescere le Regioni europee e far sଠche le decisioni dell'Unione Europea tengano conto delle volontà  dei territori, ascoltando la voce dei cittadini. àˆ uno degli obiettivi del protocollo d'intesa sottoscritto a Pescara dal presidente della Conferenza delle Assemblee legislative regionali europee, Nazario Pagano, e dal presidente del Comitato delle Regioni, Mercedes Bresso, nell'ambito del workshop ''L'Europa delle Regioni: un percorso da costruire insieme''.

L'evento, organizzato dal Consiglio regionale dell'Abruzzo è stato dedicato alle dinamiche del regionalismo europeo. Al workshop hanno partecipato relatori di livello nazionale ed internazionale per discutere su tematiche attuali, come gli eventi che hanno scosso il Nord Africa e l'improvvisa ondata migratoria, ma anche su temi piu' tecnici, come lo stato dell'arte delle attivita' dei gruppi di lavoro della Conferenza delle Assemblee legislative regionali europee (Calre), con l'obiettivo di incentivare nuove forme di cooperazione interregionali.

Ricordando che il Trattato di Lisbona attribuisce alle Regioni la possibilità  di sollevare la questione di sussidiarietà , Mercedes Bresso ha parlato di un protocollo importante ''per scambiarci informazioni, per lavorare insieme, per far lavorare i 73 parlamenti regionali europei in modo che le politiche dell'Unione Europea diventino davvero rispettose dei principi e degli interessi regionali locali''.

''Il passaggio del protocollo d'intesa con il Comitato delle Regioni è estremamente significativo ed è la dimostrazione di come noi siamo assolutamente convinti che l'unione faccia la forza - ha commentato Pagano - E' fondamentale che il cittadino si avvicini sempre di piu' al momento della decisione. Attraverso queste iniziative - ha aggiunto - noi riteniamo di oter modificare magari decisioni che vengono assunte senza sentire il cittadino, senza ascoltare i territori''.

Il presidente del Consiglio regionale, in tal senso, ha fatto l'esempio della direttiva Bolkestein, ''che tanto interessa i balneatori abruzzesi e non solo: e' una direttiva sulla quale, ad esempio - ha affermato - noi siamo stati assenti in termini di allerta precoce. Se avessimo fatto funzionare bene il nostro sistema di interdizione o quantomeno di proposta, probabilmente avremmo evitato o avremmo potuto far modificare una decisione del genere. Faccio questo esempio - ha concluso - per far capire che facciamo cose molto concrete, riguardanti anche interessi collettivi''.