Forum economico italo-croato: future cooperazioni ed investimenti

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Fonte: ANSAmed

Energia, infrastrutture, trasporti e turismo sono stati al centro di un Forum economico italo-croato, incontro tra rappresentanti di società  ed enti pubblici croati e italiani, tenutosi nei giorni scorsi a Zagabria nel palazzo della Camera di economica della Croazia. Una settantina di esponenti di aziende italiane e quaranta rappresentati di enti e società  croate hanno potuto scambiare informazioni e prendere contatto per possibili future cooperazioni e investimenti.

Dei trenta grandi progetti di investimento e modernizzazione annunciati dal governo croato per il prossimo periodo, per un valore complessivo di 14 miliardi di euro, specificatamente e in dettaglio ne sono stati presentati sei: modernizzazione dell'area termale di Varazdinske Toplice, zona di incubazione per pmi nell'area di Josipdol, ricostruzione del corridoio ferroviario 5c, ampliamento e ricostruzione del terminal per fonti energetiche a Omisalj, nonche'  due progetti di sviluppo di aree turistiche nel nord Adriatico.

All'apertura del forum l'ambasciatore d'Italia in Croazia, Alessandro Pignatti, ha ricordato che proprio ora Zagabria chiude gli ultimi quattro capitoli negoziali per l'adesione all'Unione europea, ''un importante e forte segnale che sicuramente favorira' l'ulteriore sviluppo dell'interscambio economico e di investimenti tra l'Italia e la Croazia''. ''I rapporti tra i nostri due Paesi - ha aggiunto - non sono stati mai cosi' buoni come adesso, mentre il quadro europeo e' un ulteriore elemento di certezza per i rapporti economici''.

Il presidente della Camera di economia croata (Hgk), Nadan Vidosevic, ha ricordato che gli investimenti italiani in Croazia sono stati prevalentemente nel settore bancario, ''al punto che circa il 60 per cento degli istituti finanziari croati e' in mani di societa' e banche italiane''. ''Cio' e' una buona cosa, che offre maggiore sicurezza agli investitori italiani'', ha osservato auspicando pero' che le aziende italiane nel prossimo futuro possano mostrare un maggiore interesse per investimenti diretti nel settore produttivo.