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Italia-Bosnia Erzegovina: l'interscambio ha superato 1 miliardo di euro

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Fonte: ANSAmed

Ancora una volta ''l'Italia dimostra quanto sia importante investire in Bosnia, da un punto di vista economico, a testimonianza anche di una lunga amicizia che unisce i due paesi. La Bosnia, tuttavia, deve dare un segnale importante di avvicinamento anche tecnico ai criteri dell'Unione europea''. Lo ha detto il sottosegretario allo sviluppo economico, Catia Polidori, a Sarajevo per sostenere il lancio di Confindustria Bosnia Erzegovina, la prima associazione affiliata a Confindustria dei Balcani occidentali.

Al suo arrivo a Sarajevo, Polidori ha incontrato il ministro per il commercio con l'estero Mladen Zirojevic e Nermin Niksic, primo ministro della Federazione Bh (entita' a maggioranza croato musulmana di Bosnia), con i quali ha parlato del futuro sviluppo delle relazioni commerciali tra i due paesi. ''Siamo molto interessati - ha detto Polidori - all'alta qualita' della mano d'opera bosniaca, ma e' necessario che vengano alleggeriti gli oneri sociali previsti, semplificata la burocrazia e assicurata la stabilita' politica''.

Il sottosegretario ha anche esortato i due ministri a ''sveltire le procedure che permetteranno l'apertura di una linea di credito di 15 milioni di euro che il governo italiano ha messo a disposizione di chi vuole investire in Bosnia''. E per gli investitori, gli imprenditori che sono gia' nel paese balcanico e quelli che verranno - ha detto il presidente della Confindustria BH Salvatore D'Erasmo - ''stiamo preparando una rete di sostegno, conosciamo il territorio e i problemi del Paese, che ha, a nostro parere, due risorse importanti: lavoratori bravi e capaci, e la disponibilita' di materie prime importanti, a partire dalle energie rinnovabili''.

Attualmente, in Bosnia operano 58 imprese italiane. Dal '94 ad oggi gli investimenti italiani in Bosnia hanno raggiunto il volume di 130 milioni di euro, mentre l'interscambio ha ormai superato un miliardo di euro.