Italia:1° donatore nella campagna vaccinazione contro lo pneumococco

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Fonte: Il Velino

La leadership dell'Italia ha reso possibile lo sviluppo di un nuovo vaccino che salverà  la vita a 700 mila bambini entro il 2015, e che viene introdotto per la prima volta a livello globale in Kenya. Il medicinale contro lo pneumococco proteggerà  i piccoli dal principale killer mondiale di bambini, la polmonite, che ogni anno miete circa 750 mila vittime con meno di cinque anni nella sola Africa. I vaccini contro lo pneumococco sono disponibili nel mondo occidentale già  dal 2001, ma fino all'avvento di un meccanismo innovativo di finanziamento denominato Advance market commitment (Amc), nessuna casa farmaceutica produceva vaccini efficaci contro i sierotipi presenti nei paesi in via di sviluppo. L'iniziativa Amc, lanciata nel 2007 a Roma, vede il ministero dell'Economia italiano in coordinamento con la direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo (Dgcs) della Farnesina come principale donatore, con un contributo di 635 milioni di dollari. A seguire c'è la Gran Bretagna (485 milioni), Canada (200 milioni), Russia (80 milioni), Norvegia e Fondazione Gates (50 milioni ciascuno). Scopo dell'iniziativa è di accelerare la disponibilità  di vaccini efficaci, e a un prezzo accessibile, per i bambini dei paesi in via di sviluppo, dove l'incidenza della malattia è maggiore.

€œGrazie all'Amc questi vaccini vengono resi accessibili ai bambini poveri del mondo in tempo record, solo un anno dopo la loro introduzione in Europa e negli Stati Uniti, e a un prezzo che equivale ad appena il dieci per cento di quello praticato nei paesi industrializzati€, ha affermato Helen Evans, CEO ad interim della Gavi Alliance (Alleanza globale per i vaccini e l'immunizzazione). €œQuesto vaccino è stato concepito per essere rispondente ai bisogni dei paesi in via di sviluppo, e salverà  milioni di vite di bambini€, ha proseguito la Evans, notando come la vaccinazione su larga scala sia uno degli investimenti di salute pubblica a costi contenuti con maggior ritorno. Questo lunedଠil farmaco è stato somministrato a centinaia di bambini kenioti nel corso di un evento speciale che ha segnato l'inizio della loro distribuzione. Il nuovo vaccino contro lo pneumococco difende dai sierotipi maggiormente prevalenti nel Sud del mondo, e puಠprevenire tra il 70 e l'88 per cento della malattia da pneumococco nei bambini.

I primi paesi nei quali il vaccino contro lo pneumococco sarà  introdotto a regime nel protocollo nazionale di immunizzazione sono il Nicaragua, la Guyana, la Sierra Leone, lo Yemen, il Kenya, il Mali, la Repubblica Democratica del Congo e l'Honduras. Nei prossimi anni, inoltre, la Gavi si propone di raggiungere l'obiettivo di introdurre il vaccino in pi๠di 40 paesi poveri: ciಠpermetterà  di prevenire circa 700 mila decessi entro il 2015, e fino a sette milioni entro il 2030. La Gavi Alliance ha lanciato una campagna di finanziamento che mira a raccogliere 3,7 miliardi di dollari tra il 2011 e il 2015. L'introduzione di questo nuovo vaccino è un contributo decisivo al raggiungimento dell'Obiettivo di Sviluppo del Millennio numero quattro (riduzione di due terzi della mortalità  dei bambini sotto i cinque anni).

La Gavi Alliance è una partnership globale con soggetti pubblici e privati impegnata a diffondere su scala mondiale l'uso dei vaccini allo scopo primario di salvare la vita dei bambini e tutelare la salute delle persone. L'Alleanza comprende i governi dei paesi in via di sviluppo e dei paesi donatori, l'Organizzazione mondiale della sanità  (Oms), l'Unicef (l'agenzia Onu per i bambini), la Banca Mondiale, le case farmaceutiche produttrici di vaccini, gli enti e gli istituti di ricerca, la società  civile, la Bill & Melinda Gates Foundation e la filantropia privata. Il sostegno della Gavi ai paesi rende disponibili vaccini salvavita e fondi per il rafforzamento dei sistemi sanitari. Nei suoi primi dieci anni di attività , l'attività  dell'Alleanza ha permesso l'immunizzazione di pi๠di 288 milioni di bambini, prevenendo pi๠di cinque milioni di morti prematuri.