Regioni, Marini: mantenere le risorse del FSE

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Fonte: ANSA

Si profila una battaglia comune a livello europeo tra Regioni e Commissione Ue per mantenere e, se possibile, incrementare il Fondo sociale europeo (Fse), ossia le risorse comunitarie che intervengono nel campo della formazione e quindi per favorire l'occupazione. A sancire la comunanza di idee e' stato l'incontro tra il commissario Ue agli Affari sociali Laszlo Andor, responsabile dell'Fse, e la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, relatrice nel Comitato delle regioni europee di un parere sul futuro del fondo dopo il 2013.

Per l'Italia, la partita sul futuro dell' Fse non e' di poco conto, visto che puo' contare su circa un miliardo di euro ogni anno. Le regioni stanno lavorando per ''riconfermare dopo il 2013 la specificita' del Fondo sociale e per evitare che subisca decurtazioni nel budget'', ha spiegato Marini che, sulla sua posizione espressa a livello europeo, ha gia' ricevuto l'ok anche da tutte le regioni italiane, in sede di Conferenza delle regioni. ''La crisi economica ha evidenziato ancora di piu' la necessita' di intervenire sul territorio, grazie al Fondo sociale europeo, a favore dei lavoratori, per l'istruzione e la formazione e per un apprendimento lungo tutto l'arco della vita'', ha osservato Marini, ribadendo che le opportunita' offerte dall'Fse devono essere ''conservate anche dopo il 2013 per tutte le regioni, al di la' del loro livello di sviluppo''.

Nel parere delle regioni Ue, di cui Marini e' relatrice e che e' stato discusso nella competente commissione prima di andare in plenaria del parlamentino europeo delle regioni, si precisa inoltre che il Fondo sociale non potra' essere usato per gli ammortizzatori sociali. ''Se e' stato un'eccezione nei momenti acuti della crisi, non puo' diventare la regola sostituendosi a fondi nazionali'', ha affermato la presidente dell'Umbria.

Le regioni sollecitano infine, ha riferito ancora Marini, una semplificazione nella gestione del fondo sociale, spostando l'attenzione soprattutto sulla valutazione dei risultati. Le richieste delle regioni Ue hanno trovato orecchie attente nel commissario Andor convinto, anch'egli, che sia importante conservare la specificita' del fondo e mantenere o ''magari incrementare'' la dotazione finanziaria. Ma la partita e' ancora lunga, con molti Stati europei pronti a imporre tagli sostanziosi al bilancio comunitario.