Caucaso e Balcani: diplomazia popolare per la pace

Print

Fonte: Balcani&Caucaso

Sono i giovani la risorsa strategica per portare la pace nel Caucaso. àˆ questo il messaggio che è emerso, forte e concreto, dal convegno-seminario €œPer la Pace in Caucaso€ promosso dalla collaborazione tra Associazione Rondine, Trentino SpA, Osservatorio Balcani e Università  di Trento, nell'ambito di una serie di iniziative per porre l'attenzione sulle tematiche della solidarietà  internazionale e dei conflitti ancora aperti nel mondo. A questa seguirà  poi €“ come ha sottolineato Paolo Manfrini, direttore dell'area relazione esterne di Trentino SpA €“ la realizzazione di una serie di residenze per studenti stranieri come quelle già  presenti in Toscana e in Umbria. Tanti gli studenti stranieri presenti, accanto a quelli italiani, al convegno. Elad, Mark, Kabiria, Kama, Ruba, Arnen, Gan sono solo alcuni dei nomi dei ragazzi €“ provenienti dalle zone di guerra come Bosnia Erzegovina, Macedonia, Kosovo, Russia, Inguscezia, Ossezia, Cecenia, Georgia, Medio Oriente €“ che, grazie a Rondine, stanno sperimentando una vita di convivenza, di formazione e di studio e che hanno dato vita al progetto €œVenti di pace nel Caucaso€. Un'iniziativa che ha coinvolto i ragazzi e li ha portati nel Caucaso in un viaggio-delegazione, impegnati in un momento di €œdemocrazia popolare€.

€œNel 2008 €“ ha spiegato Gan, studente dell'Abkazia €“ ero in Georgia quando scoppiಠil conflitto con la Russia e, arrivando in Italia presso Rondine, la città  della Pace, ho trovato tanti ragazzi di varie nazionalità  caucasiche, con i quali dapprima abbiamo discusso e litigato su questo argomento. Poi abbiamo capito che non serve litigare, e ci siamo messi a lavorare su una bozza di documento con delle proposte concrete per la realizzazione della pace, da sottoporre ai nostri governanti€. Nasce cosଠil famoso documento dei 14 punti, una specie di piccola road map per la risoluzione pacifica del conflitto, che, grazie alla caparbietà  di questi giovani e la guida di Franco Vaccari, presidente di Rondine, è finito sulle scrivanie di tanti ministri e diplomatici, a Palazzo Madama, a Strasburgo, ricevendo le attenzioni del viceministro georgiano.

€œUn'iniziativa molto valida €“ ha spiegato l'ambasciatore Giuseppe Cassini €“ che sottolinea il valore positivo della cosiddetta diplomazia €œpopolare€, quella che viene dal basso, dalla società  civile e serve da stimolo per obbligare i potenti a politiche virtuose€. All'insegna della positività , anche se estremamente realista, anche l'intervento di Aldo Ferrari, docente all'Università  Ca' Foscari di Venezia ed esperto delle tematiche relative al Caucaso: €œNon dobbiamo negare che la situazione nella zona caucasica sia molto tesa e potenzialmente anche molto pericolosa, con implicazioni anche per l'Europa,. Si pensi solo alla questione energetica. Perಠva sfatato il mito che certi territori non possano trovare la pace, quasi la guerra fosse una condizione atavica. Non c'è niente scritto nel Dna di questi popoli che porti fatalmente alla guerra, solo scelte politiche sbagliate, in questo caso riconducibili alla errata politica delle nazionalità  messa in campo dall'Unione Sovietica negli anni Venti, che ha tracciato confini €œa caso€. Nel 1991, crollato l'Urss i nodi sono venuti al pettine. Ma la pace non è impossibile€.

Per l'Osservatorio dei Balcani e Caucaso Luisa Chiodi, direttrice scientifica, ha sottolineato l'importanza di conoscere le tematiche geopolitiche della zona per poter concertare le giuste azioni politiche e diplomatiche in funzione di una pace-possibile. €œDa 10 anni l'Osservatorio studia le zone di guerra dei Balcani e dal 2006 ha allargato il campo al Caucaso con oltre 13.000 saggi e articoli su questi argomenti€. €œPer la pace in Caucaso: un laboratorio di diplomazia popolare€ fa parte di un percorso che vuole valorizzare la vocazione del Trentino quale €œterra della pace€, caratteristica e peculiarità  che ritorna nella propensione solidaristica di questa provincia, ma anche in simboli, carichi di storia e di significati, quali la Campana della Pace a Rovereto o il Sentiero della Pace, come ha avuto modo di sottolineare l'assessore provinciale alla Solidarietà  internazionale Lia Giovanazzi Beltrami. €œIl nostro territorio da sempre è sensibile a queste tematiche €“ ha detto €“ e anche grazie alla sinergia con l'Università  di Trento cerchiamo di dare sempre pi๠spazio ai giovani perché siano loro a mettere i primi mattoni sul percorso della pace€.

La partnership Trentino SpA-Cittadella della Rondine, è stata suggellata il 4 ottobre scorso con un protocollo d'intesa tra l'Assessore provinciale al turismo Tiziano Mellarini e il presidente Franco Vaccari. Rondine è un'associazione Onlus con sede nell'omonimo borgo in provincia di Arezzo, che svolge un importante ruolo nella promozione della cultura del dialogo e della pace, tramite l'esperienza concreta dello Studentato Internazionale.

Approfondimenti: Dossier €œVenti di pace nel Caucaso€.