Macroregione Adriatica, Mantica: €œvaro e fondi entro il 2014€

Print

Fonte: Ansamed

Ha una precisa tabella di marcia la Strategia per la macro-regione adriatico-ionica illustrata dal sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica alla Conferenza Stato-Regioni. Le tappe fondamentali sono giugno 2011 per un primo riconoscimento formale da parte del Consiglio Europeo - che dovrebbe ratificare, in quell'occasione, il varo della Strategia del Danubio - e il 2014 per l'avvio della nuova Macro-regione, con la contestuale assegnazione dei Fondi Ue per i progetti considerati prioritari: le infrastrutture del Corridoio 5 (Milano-Venezia-Belgrado-Kiev) e 10 (Salisburgo-Salonicco); i porti adriatici e le autostrade del mare; l'energia. Un'assegnazione dei fondi europei che deve essere rivolta appunto ad una dimensione macroregionale €œper evitare la dispersione delle risorse€, ha sottolineato Mantica parlando con i giornalisti. E che dovrebbe coincidere con l'anno di presidenza dell'Italia e della Grecia, sostenute da tutti i Paesi che affacciano sui mari Adriatico e Ionico, creando un bacino con circa 100 milioni di abitanti.

E l'Italia ha l'ambizione di fare da elemento propulsore, forte della sua esperienza di dialogo in questi dieci anni dall'avvio dell'Iniziativa Adriatico-Ionica, il cui segretariato ha sede ad Ancona. Mentre il governo italiano si propone il ruolo di €œdirettore dell'orchestra delle Regioni€, e non solo di quelle già  partecipi dell'iniziativa, ma anche di altre come Piemonte e Lombardia che, in quanto coinvolte nei Corridoio 5, hanno già  mostrato interesse. Quanto alla crisi di governo all'orizzonte €œnon credo che il percorso delineato ne possa risentire troppo - risponde Mantica - se non forse per la prima scadenza del 2011€. Ma il processo non si è mai interrotto, anche con il centrosinistra al governo - ha concluso - in questi dieci anni.