Fonte: AICCRE
Pensare ad una salute senza confini significa realizzare percorsi che facilitino gli utenti stranieri nell'accesso ai servizi di cui hanno diritto, significa individuare modalità efficaci di interazione tra operatori e stranieri per migliorare la presa in carico dei pazienti, superare le complessità di relazione. Ecco alcuni degli obiettivi del progetto €œLa salute senza confini€ rivolto in particolare alle donne e ai bambini stranieri. Responsabile del progetto è l'Azienda Ulss 6 di Vicenza in partenariato con l'Azienda Ulss 15 €œAlta Padovana€, la Cooperativa Sociale GEA di Padova ed AICCRE e con la collaborazione dell'Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e il contrasto delle malattie della Povertà (INMP).
Il progetto è stato approvato dal Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione del Ministero dell'Interno e finanziato con Fondo Europeo per l'Integrazione di cittadini di Paesi Terzi. Il progetto, avviato nel luglio scorso, avrà una durata complessiva di 11 mesi. Alcune attività hanno già preso avvio e gli incontri organizzati all'interno delle due aziende sanitarie coinvolte, con la presenza anche dei partner del progetto, hanno consentito di individuare percorsi di revisione delle attuali procedure e modalità operative dei servizi di Mediazione Linguistico Culturale attivi nelle due Ulss coinvolte, da cui sono emerse le indicazioni utili per impostare le attività di sperimentazione previste.