Summit Onu: pi๠10% di affamati dal 2000 a oggi

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Fonte: Vita.it

€œDal 2000, le persone affamate nel mondo sono aumentate di circa il 10%€. A denunciarlo, durante la tre giorni di vertice dell'Onu sugli Obiettivi del millennio in corso a New York, è l'organizzazione non governativa €œAction Aid International€. €œIl primo Obiettivo del Millennio resta per ora una chimera€ afferma Luca De Fraia, Segretario Generale di ActionAid, presente al Summit che fino al 22 settembre farà  il punto sugli impegni presi dai governi nel 2000. €œDieci anni fa, quando 189 capi di stato e di governo hanno adottato la Dichiarazione del Millennio impegnandosi ad eliminare la povertà  entro il 2015, gli affamati erano circa 850 milioni. Oggi, nonostante i dati FAO mostrino un sensibile miglioramento rispetto al 2009, 925 milioni di persone soffrono la fame€ afferma De Fraia.

fame€œI dati indicano un ritorno ai livelli precedenti la crisi alimentare del 2009€, continua De Fraia. €œPer raggiungere l'obiettivo di dimezzare il numero di affamati entro il 2015, i leader mondiali dovranno impegnarsi nei prossimi cinque anni a strappare dalla morsa della fame 100 milioni di persone l'anno".

Secondo lo Scorecard Report 2010 - rapporto di ActionAid che valuta le politiche intraprese da 28 Paesi in via di sviluppo e 22 paesi OCSE in tema di lotta alla fame - se non ci sarà  un'inversione di tendenza, paesi in condizioni drammatiche come Burundi, Lesotho, Repubblica Democratica del Congo (DRC) e Sierra Leone riusciranno a dimezzare il numero delle persone affamate forse solo nel 2050. Molto a rilento procedono anche Senegal e Uganda, i quali si stima raggiungeranno il primo MDG rispettivamente nel 2042 e nel 2039.

€œLa stessa Banca Mondiale ha dichiarato che nel 2010 il numero di persone che vivono in condizioni di povertà  estrema (meno di 1.25 dollari al giorno) è aumentato di 64 milioni e che nel 2015 cinque milioni in pi๠di bambini sotto i cinque anni potrebbero morire€ sottolinea De Fraia.

Con un rapporto APS/PIL dello 0,16% - a fronte di una media europea dello 0,44% - l'Italia si presenterà  all'appuntamento con un livello di aiuti lontano da quello cui si era impegnata in sede globale ed europea. Con la riconferma del taglio drastico del 56% ai fondi identificati nella legge finanziaria per la cooperazione allo sviluppo, il nostro paese è il maggiore responsabile dell'ammanco di 15 miliardi di dollari per il raggiungimento dell'obiettivo collettivo europeo dello 0,56% del PIL da destinare all'aiuto pubblico allo sviluppo.

Rispetto all'iniziativa G8 sulla sicurezza alimentare lanciata al Vertice de L'Aquila (AFSI) - fa notare Action Aid International - l'Italia ha stabilito un impegno su tre anni pari a 427 milioni di dollari e, ad aprile 2010, il nostro Paese aveva erogato risorse per 190 milioni di dollari. €œL'impegno annuale del nostro Paese in questo settore è perಠmediamente pari a 200 milioni di euro, per cui possiamo affermare che l'Italia non ha ancora fornito contribuito aggiuntivo a sostegno de L'Aquila Food Security Initiative, ma ha semplicemente riconfermato la spesa annuale destinata al settore€ sottolinea l'organizzazione.

Approfondimenti:
Scorecard Report 2010
2010 MDG Review Summit