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Italia-Egitto, si rafforza la cooperazione. Dgcs in prima linea

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Fonte: Il Velino

Si è conclusa al Cairo una tornata di verifiche da parte della Direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo (Dgcs) della Farnesina, sugli esiti del vertice Italia-Egitto del 19 maggio 2010, nel quale furono firmati 15 accordi bilaterali. Il risultato della missione è stato pi๠che positivo. Infatti, è stata rafforzata la cooperazione multisettoriale tra i due paesi, già  estremamente salda. Inoltre, il paese nord africano ha rilanciato l'utilizzo delle linee credito e del commodity aid, finanziate dalla Dgcs, a favore di prodotti e servizi aziende italiane, mentre il Programma di supporto istituzionale all'Agenzia egiziana per l'ambiente (Eeaa) si appresta ad avviare la sua terza fase.

egittoL'iniziativa, che ha come obiettivo la valorizzazione, la protezione delle risorse ambientali e la salvaguardia del patrimonio culturale ed artistico egiziano, hanno peraltro ottenuto risultati e riconoscimenti importanti come il €œWorld summit award (Wsa)€ 2009 per il progetto €œInventario e monitoraggio della biodiversità  nazionale€ (Biomap), assegnato per la categoria €œe-Health & Environment€.

Inoltre, il Gruppo dei donatori internazionali presenti in Egitto (Dpg, Development partners group) ha scelto per la visita annuale ai progetti di cooperazione allo sviluppo di particolare rilevanza l'area protetta di Wadi El Rayan (nel governatorato di Fayoum), il cui sviluppo è finanziato dalla Cooperazione italiana nell'ambito del programma italo-egiziano di cooperazione ambientale. L'area è stata denominata €œmuseo a cielo aperto€ a seguito della presenza di fossili che risalgono a 40 milioni di anni nella Valle delle Balene (Wadi El Hitan, iscritta dall'Unesco nella lista dei siti patrimonio dell'umanità ), di sorgenti, di dune mobili e di una vasta tipologia di uccelli e mammiferi. Il progetto italiano costituisce, peraltro, per il Ministero dell'Ambiente egiziano il principale riferimento per ciಠche concerne il modello gestionale di un'area protetta terrestre, in ragione delle risorse umane, tecniche, infrastrutturali di cui è stata dotata.

Ultimo ma non meno importante risultato della tornata di verifiche, infine, è stato un accordo di cooperazione sul versante museale. A settembre, infatti, si terrà  a Roma una mostra sull'Egitto nella quale verranno esposti numerosissimi reperti appena restaurati, anche grazie ai lavoratori finanziati dalla Dgcs. Inoltre, il nostro paese sarà  in prima linea per la riformulazione degli spazi espositivi del museo egizio al Cairo, che affiancherà  quella del museo di Giza, finanziata dalla cooperazione giapponese.