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Anno Europeo sul contrasto alla povertà : la Puglia presenta best practice

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Fonte: AnsaMed

La Regione Puglia, sin dai primi mesi del 2010, ha messo a regime le due forme di sostegno economico per le povertà  connesse a non autosufficienza: l'assegno di cura quale misura di sostegno all'acquisto di servizi per la non autosufficienza (500 euro mensili) e l'assistenza indiretta personalizzata quale reddito sostitutivo e integrativo per il lavoro di cura svolto da 'care giver' familiare (800 euro mensili). L'introduzione di queste misure di sostegno economico rappresentano €œun'occasione insostituibile per rafforzare la rete sia dei servizi del welfare d'accesso sia dei servizi domiciliari e semiresidenziali (assistenza domiciliare integrata, servizio di assistenza domiciliare sociale, centro diurni)''. Lo ha detto Anna Maria Candela, dirigente del Servizio Programmazione Sociale e Integrazione Sociosanitaria (Assessorato al Welfare della Regione Puglia) intervenendo a Bruxelles nel corso della giornata dedicata al Forum del Comitato delle Regioni Ue su €œLocal and regional responses to poverty and social exclusion€ nell'ambito degli eventi 2010 per l'Anno Europeo sul contrasto alla povertà  e all'esclusione sociale.

povertà Candela, riferisce una nota, ha presentato la €œbest practice€ pugliese selezionata, insieme ad altre 19 in tutta Europa, tra circa 70 candidature, sia per la sua qualità  ed innovatività  sia perchè rientra in un piano di azione regionale pi๠ampio, denominato €œPuglia Sociale€.

€œL'impatto che noi ci attendiamo da questa politica €“ ha continuato la Candela - non è solo quello di contrastare il rischio di povertà  che corre una famiglia quando insorge una condizione di non autosufficienza grave per uno dei suoi componenti, anziano o disabile, ma anche quello di razionalizzare le risorse del sistema sociosanitario, di ridurre il ricorso inappropriato alla rete ospedaliera e alle strutture residenziali, di consolidare la rete dei servizi domiciliari e declinare il contrasto alla povertà  anche in termini di qualità  della vita e di conciliazione vita lavoro€.