Macroregione Mediterraneo: 20 paesi firmano dichiarazione a Palermo

Print

Fonte: ANSAmed

Contestano la globalizzazione, che ha portato a una finanziarizzazione dell'economia, con massicci trasferimenti di risorse dai governi alle istituzioni finanziarie che hanno provocato la crisi, costringendo le economie pi๠deboli, quasi tutte nell'area del Mediterraneo, a pagare il prezzo pi๠caro; e propongono di correggere la globalizzazione con modelli alternativi, partendo dal rilancio del partenariato euro-mediterraneo, fondato sulla tutela e valorizzazione della persona, dei territori e dell'economia reale. àˆ, in sintesi, quanto i rappresentanti di 50 istituzioni di 20 paesi hanno messo nero su bianco in quella che è stata battezzata la €œDichiarazione di Palermo€, sottoscritta il 15 maggio scorso nel capoluogo siciliano. Il testo, approvato nel corso della conferenza €œUniti dal Mediterraneo€, organizzata dalla Regione siciliana, rappresenta il primo passo verso la costituzione di una macroregione mediterranea, con un programma che elenca alcune priorità : salvaguardia dell'ambiente, prevenzione del rischio attraverso il coordinamento della protezione civile, sviluppo dei trasporti e delle fonti energetiche alternative, cooperazione nell'ambito della ricerca e dell'università , sostegno all'agricoltura, governo dei flussi migratori e sviluppo di un nuovo modello di turismo, che stabilisca un equilibrio tra consumo del territorio e relazioni di conoscenza fra le comunità .

MediterraneoLa verifica del programma avverrà  con appuntamenti annuali, e la stessa cadenza avrà  il premio (è stata costituita la giuria presieduta dal tunisino Mohamed Aziza, direttore dell'Osservatorio del Mediterraneo) intitolato al geografo arabo Al Idrisi, studioso che nel 1138, all'età  di 39 anni, si trasferଠin Sicilia alla corte normanna. A lui si deve la cartina che raffigura l'Isola vista dal Nord, un capovolgimento rispetto alla strada che avrebbe seguito la cartografia ufficiale. €œàˆ da questa visione che bisogna ripartire €“ ha detto il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo €“ non il Sud che guarda verso nord, ma il Sud guardato da Nord€. Lombardo, leader del Movimento per l'autonomia, crede nella funzione di guida del Mediterraneo: €œPiuttosto che fare a gara per non portare niente a casa - ha detto - bisogna produrre di pi๠all'interno di quest'area, con spirito di cooperazione. àˆ arrivato il momento di tornare alla vocazione della nostra storia. I Paesi del Mediterraneo devono guardare verso ciಠche sta attorno ad essi€.

La pensa allo stesso modo Ahmad Masadeh, segretario generale dell'Unione per il Mediterraneo (UpM): €œEuropa e Mediterraneo condividono la stessa storia. Abbiamo gli strumenti per costruire un legame tra i popoli del Mediterraneo, quello che serve è un adeguato sostegno dei nostri governi€. Intanto, Mohamed Boudra, co-presidente dell'Arlem, Assemblea che riunisce le regioni e le città  euro mediterranee, ha annunciato l'avvio di due progetti, a cui stanno lavorando apposite commissioni di esperti, sull'acqua e sullo sviluppo delle città . Le commissioni sottoporranno le relazioni scientifiche ai paesi dell'Unione europea e della Lega Araba. I report saranno esaminati anche all'assemblea generale dell'Arlem che si riunirà  ad Agadir, in Marocco, il 28 e 29 gennaio 2011. Tra i progetti annunciati, c'è anche la creazione di una Borsa del turismo dei paesi mediterranei, da tenere a Palermo, un'iniziativa alla quale la Regione siciliana sta lavorando da qualche mese e che dovrebbe partire entro l'anno.

Alla Dichiarazione di Palermo hanno aderito Algeria, Arabia Saudita, Bulgaria, Cipro, Croazia, Egitto, Francia, Giordania, Israele, Italia, Libano, Libia, Malta, Marocco, Palestina, Romania, Siria, Spagna, Tunisia, Turchia e rappresentanti della Lega Araba, della commissione Ue, del Comitato delle regioni, della Conferenza delle regioni marittime (Crpm).

Venerdଠscorso, sempre a Palermo, era stato costituito il Gruppo europeo di cooperazione territoriale (Gect) denominato Archimed (Arcipelago mediterraneo). Ne fanno parte Sicilia, Isole Baleari e il distretto cipriota di Larnaca; a breve dovrebbero aderire Sardegna, Creta, Gozo e Corsica. La sede del nuovo organismo sarà  a Taormina, nel Palazzo Ciampoli.