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Tutela ambientale in Egitto: cooperazione italiana in prima linea

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Fonte: Il Velino

Il Gruppo dei donatori internazionali presenti in Egitto (Dpg, Development partners group) ha scelto, per la visita annuale ai progetti di cooperazione allo sviluppo di particolare rilevanza, l'area protetta di Wadi El Rayan (nel governatorato di Fayoum), il cui sviluppo è finanziato dalla direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo (Dgcs) della Farnesina. A questo proposito, 23 rappresentanti di dodici donatori si sono recati sul sito. L'area protetta di Wadi El Rayan, dove la Cooperazione italiana è impegnata dal 1998 nell'ambito del programma italo-egiziano di cooperazione ambientale (realizzato in partenariato con l'United Nations Development Programme - Undp), si trova nel Fayoum: una regione a circa 150 chilometri dal Cairo. L'area è stata denominata €œmuseo a cielo aperto€ a seguito della presenza di fossili che risalgono a 40 milioni di anni nella Valle delle Balene (Wadi El Hitan, iscritta dall'Unesco nella lista dei siti patrimonio dell'umanità ), di sorgenti, di dune mobili e di una vasta tipologia di uccelli e mammiferi. Il progetto italiano costituisce, peraltro, per il Ministero dell'Ambiente egiziano, il principale riferimento per ciಠche concerne il modello gestionale di un'area protetta terrestre, in ragione delle risorse umane, tecniche, infrastrutturali di cui è stata dotata.

EgittoSempre nel governatorato del Fayoum, la Dgcs è attiva con il progetto €œInstitutional support to the Supreme council of antiquities for environmental and management of cultural heritage sites€ (Issemm). L'iniziativa è volta a promuovere l'integrazione del sito archeologico di Medinet Madi nella strategia generale dell'area protetta di Wadi el Rayan, con l'obiettivo di sviluppare un percorso di turismo culturale e ambientale. L'impegno della Cooperazione italiana nel Fayoum propone una visione dello sviluppo a 360 gradi: non solo protezione ambientale ma anche sviluppo rurale, sostegno all'artigianato, ecoturismo, tutela e gestione sostenibile del patrimonio artistico-culturale, coinvolgimento della società  civile.

La Cooperazione italiana è molto attiva in Egitto sul versante della protezione ambientale. Tanto che nel 2009 il progetto €œInventario e monitoraggio della biodiversità  nazionale€ (Biomap) ha ricevuto il World summit award (Wsa) nella categoria €œe-Health & Environment€. Il Wsa, iniziativa nata nel 2003 nella cornice del summit mondiale delle Nazioni Unite sulla €œInfomation society€ (Wsis) seleziona e premia i migliori contenuti e applicazioni Ict tesi a creare sviluppo economico e culturale attraverso l'uso creativo dell'Information tecnology. Il World summit award, inoltre, si tiene ogni due anni e supporta gli Obiettivo del Millennio delle Nazioni Unite legati alla lotta alla povertà , fame e alle malattie; alla salvaguardia dell'ambiente e alla tutela delle donne. L'edizione del 2009 ha visto 34 esperti da tutti i continenti (Grand jury) incontrarsi a Nuova Delhi per valutare prima 20 mila progetti da 157 paesi, poi i 545 finalisti tra cui l'Italia e l'Egitto.

Biomap, finanziato dalla Dgcs con un milione e 52 mila euro a dono (attraverso la riconversione del debito egiziano), promuove le attività  di studio e monitoraggio del patrimonio naturale e della biodiversità  del paese africano, rafforzando i dipartimenti dell'Agenzia dell'ambiente impegnati nella conservazione naturale e nella biodiversità . L'iniziativa promuove anche attività  pilota nei protettorati di St. Catherina e Gabal Elba e si propone di definire politiche valide per la biodiversità  da estendere successivamente a livello nazionale. Il progetto, peraltro, è importante per l'Italia sia per il settore in cui si svolge sia per il paese in cui viene effettuato. Nelle linee guida e di indirizzo per il triennio 2009-2011 della Cooperazione italiana, infatti, l'ambiente è uno sei settori prioritari d'intervento e l'Egitto è tra i paesi del Nord Africa su cui la Dgcs punta maggiormente. A questo proposito, si legge nel documento che €œ€¦dei macrosettori prioritari per la generalità  dei paesi, assumono rilevanza strategica per la regione i seguenti: agricoltura e sicurezza alimentare, ambiente e territorio, sanità , politiche di genere, sostegno alle micro, piccole e medie imprese, governance e società  civile€.