La cooperazione delegata in risposta alla crisi siriana in Libano

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Il protratto conflitto siriano ha portato a un sostanziale spostamento interno della popolazione in Siria - dove oltre 13 milioni di persone hanno bisogno di assistenza urgente - nonché a un afflusso di 6 milioni di sfollati nei paesi confinanti. Questi paesi non possono far fronte alla grave crisi dei rifugiati a medio e lungo termine a meno che non venga fornito un sostegno significativo per rafforzare la resilienza delle comunità ospitanti e dei rifugiati siriani sia sul piano sociale che economico, garantendo un accesso efficiente ai servizi.

 

Dal 2012 la sede AICS di Beirut è attiva nella risposta a questa crisi umanitaria. Tra le molte attività in corso anche quelle frutto di un accordo siglato dalla Cooperazione Italiana, insieme a quella francese, con il fondo fiduciario "MADAD” dell'UE per attuare il programma: "Resilience and Social Cohesion Programme ((RSCP) - Rafforzare la resilienza delle comunità ospitanti e dei rifugiati siriani in Libano, Giordania e Iraq (Kurdistan)”.

 

Nell’ambito delle attività della componente libanese del progetto RSCP, che realizzerà iniziative per un valore di circa 3,5 milioni di Euro, il 25 settembre si e' tenuto presso la sede AICS di Beirut il secondo National Steering Committee, nel quale sono stati presentati ed approvati gli esiti della fase di valutazione delle proposte progettuali in risposta alla Call for Proposals dedicata alle municipalità libanesi, pubblicata lo scorso 17 luglio.

 

La Call ha consentito di identificare progetti volti a migliorare le condizioni di vita e a promuovere la resilienza delle popolazioni più vulnerabili vittime della crisi siriana attraverso la riabilitazione di infrastrutture e di servizi di base delle municipalità più colpite dal flusso di rifugiati.

 

All'incontro, che ha consentito un confronto costruttivo sulle future attività da intraprendere per l`attuazione del programma, hanno partecipato, oltre all’AICS, i rappresentati dell’AFD, della Delegazione UE in Libano, del Ministero dell’Interno e delle Municipalità (MoIM).

 

I progetti selezionati saranno realizzati da questa sede in partenariato con le autorità locali attraverso l’uso del Cash for Work/Intensive Employment Schem, e con il coinvolgimento sia delle comunità locali che di quelle dei rifugiati.