Regione Emilia Romagna. L’Africa al centro del nuovo bando

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La Regione Emilia Romagna ha aperto recentemente il bando per contributi a progetti di cooperazione allo sviluppo. Per il 2019 vengono messi a disposizione 1.254.000 euro, che andranno a finanziare le attività di organizzazioni della società civile in Marocco, Tunisia, Burundi, Burkina Faso, Camerun, Costa d’Avorio, Etiopia, Kenya, Mozambico, Senegal, Territori dell’Autonomia palestinese, Campi profughi Saharawi e Territori liberati, Bielorussia, Ucraina.

 

I progetti presentati dovranno contribuire all’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile (Agenda 2030 dell’Onu) individuati per i singoli Paesi, fra cui la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame, il contrasto al cambiamento climatico, la lotta alle disuguaglianze con un’attenzione particolare all’Africa, per la quale sono state stanziate la maggior parte delle risorse.

 

Il bando è rivolto a organizzazioni non governative (ONG), enti locali, Onlus, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, cooperative sociali con sede nel territorio regionale e che prevedano nel proprio statuto attività di cooperazione e solidarietà internazionale. Il bando riporta alcuni obiettivi per ciascuna area geografica di intervento, individuati sulla base di documenti strategici sui paesi, priorità e risultati raggiunti nelle precedenti programmazioni.

 

Il contributo regionale può coprire un massimo del 65% del costo totale previsto per il progetto. Per i nuovi paesi prioritari (Burundi, Burkina Faso, Camerun, Costa D’Avorio, Kenya e Bielorussia) e per i progetti nei Campi profughi Saharawi il contributo massimo di cofinanziamento regionale è di 25.000 euro.

 

I soggetti proponenti possono presentare una sola domanda per ciascun Paese, sia prevalente che secondario, e non più di tre domande complessive per il bando.

 

Le domande potranno essere presentate solo online tramite l’apposito applicativo entro le ore 18.00 del 21 maggio 2019.

 

In allegato: linee guida

 

 

Fonte: infocooperazione