€œSଠal business, ma solo se inclusivo€, l'Agenzia cerca sinergie sempre pi๠efficaci, ma sostenibili, con il mondo profit

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€œSଠal profit, ma a condizione che sia inclusivo e sostenibile e che parta dai bisogni delle comunità .€ E' questo il messaggio cardine emerso dall'incontro pubblico €˜Business e cooperazione allo sviluppo€˜ ospitato dall'università  Roma Tre il 18 maggio scorso e animato da imprenditori, studenti e Ong.

 

Al centro dell'attenzione le prospettive offerte dal primo bando dell'Agenzia dedicato al settore profit. €œE' stato rotto uno schema linguistico, un dogma, perché quando si diceva cooperazione si diceva necessariamente anche no profit€ ha detto Luca Petromarchi, rettore dell'ateneo. €œCon il bando 2017 la cooperazione in Italia è cambiata in modo geniale, aprendosi alle aziende che fanno profitto e che lo fanno fare.€

 

Con gli esperti del dipartimento di Economia aziendale, Roma Tre ha collaborato alla redazione del bando che nel 2017 ha messo a disposizione finanziamenti complessivi per 4,8 milioni di euro. Risorse da utilizzare nel rispetto di regole precise, ha spiegato Grazia Sgarra, dirigente AICS: €œVa bene il business, ma a condizione che sia inclusivo e sostenibile e che parta dai bisogni delle comunità €. L'assunto è che la cooperazione va distinta dall'internazionalizzazione. €œSpesso i soggetti profit ci hanno approcciato pensando che l'Agenzia fosse l'istituzione chiamata a mettere risorse per favorire l'internazionalizzazione, ma non è questo l'obiettivo di AICS €“ ha sottolineato Sgarra €“ Per questo ci sono altri organismi, l'Istituto del commercio estero o il ministero per lo Sviluppo economico€. Le imprese, in questa prospettiva, sono soggetti esecutori: €œI beneficiari devono essere le comunità  e le istituzioni locali€.

 

Ad intervenire all'incontro anche i rappresentanti di associazioni e aziende. Secondo Pier Luigi D'Agata, direttore generale di Confindustria Assafrica & Mediterraneo, €œè importante trovare imprese disposte non solo a sviluppare progetti ma anche a supportare Ong con sede in loco che abbiano piani specifici sostenibili sul piano economico e sociale€.

 

Luca Barrera, responsabile di Cna Roma per progetti e formazione, ha evidenziato le potenzialità  dei bandi per le piccole imprese. €œOggi €“ spiega €“ anche loro stanno cominciando a fare esperienze significative all'estero e di recente le abbiamo accompagnate a prendere contatti in Africa€. Secondo Barrera €œa confermare la tendenza sono iniziative sul €˜matching' sempre pi๠richieste, anche in collegamento con i rappresentanti delle Camere di commercio italiane all'estero€.

 

Rispetto al bando profit, il carattere innovativo, la qualità  dei partenariati e l'impatto nella prospettiva degli obiettivi di sviluppo sostenibile sono i principali criteri di valutazione delle proposte. €œL'orizzonte è realizzare progetti imprenditoriali che favoriscano il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo€ ha sottolineato Luigi Grandi, elencando i criteri validi per il bando 2017 e destinati a restare un riferimento per il futuro.