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Il Direttore Cantini a New York per il Forum sui finanziamenti per lo sviluppo

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Forte della nuova Agenzia per la cooperazione allo sviluppo che ha iniziato ad operare a partire dal primo di gennaio e di un importante istituto di finanza pubblica, la Cassa Depositi e Prestiti che presto agirà  come la Banca italiana per lo sviluppo internazionale, il sistema della Cooperazione italiana presterà  particolare attenzione ai paesi pi๠vulnerabili (Lcds, Sids, Stati fragili), al nesso fondamentale tra migrazione e sviluppo, la parità  di genere e l'empowerment, lo sviluppo agricolo e delle Pmi nelle aree rurali.

 

Lo ha detto il Direttore generale della Cooperazione italiana, Giampaolo Cantini, a New York per il Forum sui finanziamenti per lo sviluppo (Ffd), un dibattito organizzato sotto gli auspici dell'Ecosoc che prende le mosse dall'Agenda d'azione di Addis Abeba approvata lo scorso luglio nella capitale etiope durante un evento di alto livello cui hanno partecipato leader mondiali tra cui, per l'Italia, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi.

 

€œL'Italia è convinta che occorra passare pi๠rapidamente dalla €˜cornice' al €˜processo' e alla €˜sostanza'. Possiamo farlo concentrandoci su un €˜programma di lavoro' nell'ambito del Forum Ffd, che possa contribuire, in futuro, a rendere il €˜documento finale' pi๠mirato e sostanziale€, ha detto Cantini ricordando che il Paese è pi๠che disposto a fare la sua parte.

 

Il Direttore generale ha osservato che dopo Addis Abeba il governo e il Parlamento hanno approvato un aumento sostanziale dell'aiuto pubblico allo sviluppo.

 

L'aumento sarà  raddoppiato nel 2017 e triplicato nel 2018. Inoltre, come riportato dall'Ocse la settimana scorsa, l'Italia è tra i paesi con il pi๠grande aumento di aiuto pubblico allo sviluppo nel 2015, con una parte notevole che va ai Paesi meno sviluppati.

 

Tutto questo, associato agli impegni presi in relazione all'accordo di Parigi sul clima che prevede una mobilitazione globale di 100 miliardi di dollari all'anno entro il 2020.