L'ambasciatore Natali in visita ai progetti della Cooperazione italiana in Marocco
L'Ambasciatore d'Italia in Marocco, Roberto Natali, ha effettuato una visita ai progetti della Cooperazione italiana nella provincia di Settat, accompagnato dal Ministro marocchino delegato per l'Acqua, Charafat Afailal, e dalle principali autorità locali, al fine di verificare lo stato di avanzamento della realizzazione dei progetti idrici e sanitari avviati nel 2013.
Nel contesto dell'accordo che impegna i due governi a migliorare la vita dei cittadini del mondo rurale, favorendo le condizioni igienico-ambientali e l'approvvigionamento di acqua potabile, la visita ha permesso di verificare e valorizzare i progetti in corso nelle scuole e nei dispensari sanitari rurali.
Il Protocollo prevede uno stanziamento italiano a dono di 3.850.000 euro, da versare in tre quote, oltre che una componente di assistenza tecnica e il contributo marocchino di 645.612 euro.
Oggetto della visita sono stati l'inaugurazione di una scuola e di un dispensario situati nel villaggio di Souaka, a 45 chilometri dalla città di Settat.
La realizzazione di tali strutture fa parte dei progetti finanziati dalla prima rata del dono italiano, pari a 951.173 euro, che copre i lavori di allacciamento di acqua potabile a 19 dispensari e 44 scuole rurali, per le quali è prevista anche la costruzione di strutture igieniche.
Successivamente - con la seconda tranche del dono italiano, pari a 1.525.137,00 euro - verranno finanziati i lavori su altre 41 scuole, 15 dispensari e la costruzione di sistemi autonomi di acqua potabile in 8 villaggi rurali.
Il progetto complessivo, che prevede interventi su 125 scuole rurali e 48 dispensari sanitari, permetterà un forte incremento del tasso di alfabetizzazione femminile: verranno infatti abbattute le maggiori barriere esistenti nel mondo rurale, ossia la mancanza di acqua potabile e la carenza di strutture igieniche adeguate.
In seguito alla positiva esperienza maturata dalla Cooperazione italiana nel corso del precedente progetto concluso nel 2010, è ora in corso di realizzazione la seconda fase del progetto, che in rispetto al principio di ownership è gestito dal Governo del Marocco, attraverso il Ministero delegato, presso il Ministro dell'Energia, delle Miniere, dell'Acqua e dell'Ambiente, incaricato dell'Acqua.