Comitato nazionale per la cooperazione allo sviluppo: designati i rappresentanti delle Regioni

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Nella riunione della Conferenza delle Regioni/Province autonome del 19 febbraio 2015 sono stati designati i rappresentanti ed i supplenti regionali del Comitato nazionale della nuova legge italiana sulla cooperazione allo sviluppo, la Legge 125/2014, approvata nel mese di agosto dello scorso anno. La rappresentanza €œregionalista€ nel Comitato nazionale era già  stata discussa nelle due riunioni della Commissione Affari Comunitari e Internazionali (ACI) della Conferenza, l'11 e il 18 febbraio 2015, riunioni che hanno consentito di delineare la pi๠opportuna rappresentanza dal punto di vista metodologico, orientando al meglio la raccolta di candidature.

 

La Conferenza ha infatti optato per la nomina di tre referenti politici come €œmembri effettivi€ e tre referenti tecnici quali €œmembri supplenti€.

Queste le designazioni del 18 febbraio:
Membri effettivi
Enrico Rossi €“ Presidente della Regione Toscana
Gianmarco Demuro €“ Assessore della Regione autonoma della Sardegna
Sara Ferrari €“ Assessore della Provincia autonoma di Trento

Membri supplenti
Massimo Toschi €“ Regione Toscana
Marco Sechi €“ Regione autonoma della Sardegna
Raffele Farella €“ Provincia autonoma di Trento

 

Nello spirito della legge, il Consiglio rappresenta lo strumento permanente di partecipazione, consultazione e proposta su scelte politiche, strategie e programmazione, nonché sulle forme di intervento, la loro efficacia, la valutazione delle stesse (art.16, comma 2).

 

In questa prospettiva il costituendo Consiglio precede il varo del Regolamento attuativo della Legge 125/2014. Ciಠdipenderà  anche dai tempi di nomina degli altri numerosi rappresentanti del Comitato, circa cinquanta membri effettivi.

 

Per molti osservatori il Regolamento attuativo della Legge 125/2014 è un documento di grande importanza perché determinerà  effettivamente le novità  introdotte dalla Legge 125/2014. Il Consiglio potrebbe presenziare la sua ideazione, in linea di principio.

 

Forse poco (si riunisce €œalmeno una volta l'anno€), ma è €œpermanente€, secondo l'art. 16 della 125/2014).

 

Il secondo aspetto importante è la sua numerosa composizione, che consente solo due strade molto diverse, non c'è via di mezzo: o un'assise annuale rituale, di cui si avverte comunque la mancanza; oppure un luogo istituzionale pi๠definito, che possa permettere una partecipazione pi๠consistente in termini di rappresentatività  e di argomenti sui quali praticare la partecipazione stessa.

 

In ogni modo la legge stabilisce che il Consiglio €œesprima pareri€. Ecco l'elenco completo dei componenti del Comitato nazionale che i diversi enti stanno nominando:
1. Il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale
2. Il Vice Ministro della cooperazione allo sviluppo
3. Il Direttore generale per la cooperazione allo sviluppo del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale;
4. Il Direttore generale della costituenda Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo;
5. Un rappresentante designato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri;
6. Un rappresentante designato da ciascuno dei principali Ministeri italiani (9 ministeri);
7. Tre rappresentanti delle regioni italiane e delle province autonome di Trento e Bolzano, designati dalla Conferenza Stato-Regioni;
8. Un rappresentante designato dall'ANCI, Associazione Nazionale dei Comuni italiani;
9. Un rappresentante designato dalla Conferenza dei Rettori delle Università  italiane;
10. Un rappresentante designato dalla Cassa Depositi e Prestiti SpA;
11. Un rappresentante designato dall'ICE
12. Otto rappresentanti concordemente designati dalle associazioni maggiormente rappresentative delle organizzazioni non governative nella cooperazione allo sviluppo;
13. Dodici rappresentanti delle organizzazioni della Società  Civile e degli altri soggetti senza finalità  di lucro di cui all'art. 26 della legge, attivi nella cooperazione allo sviluppo, scelti in ragione della pluriennale e riconosciuta esperienza;
14. Sei rappresentanti dei soggetti aventi finalità  di lucro, di cui all'art. 27 della legge, scelti in ragione della loro rappresentatività  ed esperienza;
15. Fino a tre rappresentanti di altri soggetti attivi nella cooperazione allo sviluppo.

 

Il decreto del MAECI che ha istituito il Consiglio nazionale è al seguente link della GURI.