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Italia-Afghanistan, incontro Terzi-Rassoul

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L'Italia "crede fortemente nel futuro dell'Afghanistan", in cui la "democrazia si sta consolidando", e il prossimo decennio sarà  molto importante. Lo ha detto il ministro Giulio Terzi al termine di un incontro alla Farnesina con il collega afghano Zalmai Rassoul.

Terzi ha rilevato come in quest'ultimo decennio lo sviluppo nel paese sia stato "impressionante". Oggi sette milioni di bambini vanno a scuola rispetto ai novecentomila sotto i talebani, il parlamento è composto dal 30% di donne, l'assistenza sanitaria è pi๠diffusa ed è partita la lotta alla corruzione e fronte della sicurezza, "il 75% del paese è ben controllato", ha ricordato il ministro, aggiungendo che si tratta di un "work in progress che si affermerà  nel prossimo decennio".

Quanto alla presenza italiana dopo la fine della transizione, Terzi ha ribadito che "sarà  ridotta" e si occuperà  soprattutto di formazione. Gli italiani "non forniranno pi๠sostegno operativo" a militari afghani, ma faranno soprattutto "formazione e ci sarà  una componente logistica" ed il numero verrà  deciso insieme con gli afghani e Isaf, ha aggiunto.

Rassoul da parte sua ha ringraziato l'Italia per il costante sostegno all'Afghanistan sin dalla fine della guerra ed ha ricordato l'accordo di partenariato e cooperazione siglato con Roma, per un consolidamento delle istituzioni e dell'economia afghana. Per quanto riguarda in negoziati con i talebani, Rassoul ha puntualizzato che il governo li €œaccoglie con favore€, ma €œle linee rosse€ devono essere €œil rispetto della costituzione e dei diritti umani€.