Democrazia partecipata, da Napoli il Manifesto del Mediterraneo

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''Napoli deve diventare centro propulsore di una rete della democrazia sui beni comuni nel bacino del Mediterraneo. Sui questo siamo impegnati a costruire un percorso che porterà , durante il Forum delle Culture 2013, al Manifesto del Mediterraneo per la democrazia partecipata''. Lo ha annunciato l'assessore ai Beni Comuni del Comune di Napoli Alberto Lucarelli nel corso del convegno ''Nuovi modelli di democrazia, partecipazione e governo dei beni comuni nell'area mediterranea'', che si è svolto nei giorni scorsi a Napoli.

''Stiamo cercando - ha spiegato Lucarelli - di creare una base comune per i processi democratici nella gestione dei beni pubblici che contribuiscono alla qualità  della vita dei cittadini. Vogliamo costruire un percorso che coinvolge pi๠paesi e realtà  diverse con movimenti, associazioni, amministrazioni locali e ordini professionali per far partire al pi๠presto questa rete e portare una proposta concreta al Forum delle Culture dove potremo svelare il grande manifesto del Mediterraneo per la democrazia partecipata e i beni comuni''.

Per Lucarelli il punto di partenza è quello di guardare al bacino del Mediterraneo al di là  del Processo di Barcellona e del Trattato di Lisbona. Tutti incentrati sui grandi scambi commerciali che ''possono veramente diventare grandi - spiega l'assessore - solo se c'è una base comune di democrazia da cui partire''. L'iniziativa, realizzata dal Comune di Napoli con l'Ordine degli Avvocati di Napoli e il Consiglio Nazionale del Notariato, ha visto interventi mirati a una riflessione sui modelli di democrazia e di tutela dei diritti nello spazio mediterraneo e ad attivare nuove ipotesi di partnership culturali, commerciali e professionali tra i Paesi interessati.

Ai lavori hanno partecipato, tra gli altri, Carlo Alemi, Presidente del Tribunale di Napoli, Giancarlo Laurini, Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato e da Francesco Caia, Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Napoli, Abderrahim Cherkaoui, Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Rabat (Marocco); Chafik Doublali, dell'Unione degli Ordini degli Avvocati del Mediterraneo e Mariam Ait Alla, ricercatrice Faculté des Sciences Juridiques Economiques et Sociales Rabat-Agdal (Marocco).