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Macroregione Adriatico-Ionica: il ruolo del Friuli

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''Nel contesto della macroregione Adriatico-Ionica il Friuli Venezia Giulia è un punto di riferimento importante, in particolare nei settori della logistica dei trasporti e nell'interscambio commerciale''. Lo ha sottolineato a Trieste il presidente della Regione, Renzo Tondo, durante la giornata conclusiva del workshop dedicato alle politiche marittime del Sud-Est Europa. All'incontro erano presenti il sottosegretario agli Esteri, Marta Dassu', il viceministro croato agli Esteri, Josko Klisovic, e il collega sloveno Igor Sencar, con il presidente del Molise, Michele Iorio, e l'assessore veneto all'Agricoltura, Franco Manzato.

Tondo ha ricordato la costituzione del Gect ''Euregio Senza Confini'' tra Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia ''che auspichiamo - ha aggiunto - possa vedere la futura collaborazione delle Regioni croate Istriana e Litoraneo-Montana e della Slovenia. Qui si vince o si perde tutti assieme, senza scontri, rivalità , gelosie''. Secondo Dassu' il Gect potrà  essere effettivamente pronto nel 2014, in considerazione del fatto che a dicembre il Consiglio europeo affiderà  alla Commissione Ue il mandato relativo.

In videoconferenza da Bruxelles è anche intervenuto il commissario europeo Maria Damanaki, che ha ribadito i temi prioritari da sviluppare all'interno della Macroregione Adriatico-Ionica, dalla tutela dell'ambiente marino alla cooperazione nel settore della pesca, alla cosiddetta ''crescita blu'' (trasporti e turismo sostenibili), alla cooperazione nei sistemi di monitoraggio del sistema marino.

Per l'assessore regionale alle Relazioni internazionali, Elio De Anna, queste scelte presuppongono ''un utilizzo efficiente ed armonico delle risorse Ue'', mentre nel campo dei trasporti viene confermata la naturale connessione tra le politiche marittime adriatico-ioniche e il ruolo del Corridoio ferroviario Baltico-Adriatico dai porti nord-adriatici agli scali polacchi e degli Stati baltici.