Sisma in Emilia Romagna, fondi Ue erogabili in pochi mesi

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Bruxelles si ''mobilita'' per il terremoto in Emilia Romagna. I fondi Ue per le calamità  naturali, che possono coprire il 2,5% dei danni accertati alle infrastrutture, saranno ''erogabili in pochi mesi'' ha affermato il vicepresidente della Commissione Antonio Tajani che ha ricordato come per il Trattato Ue (art.107.2) sono legittimi gli 'aiuti di stato' alle imprese in caso di calamità . Resta da chiarire se gli investimenti potranno essere scorporati dal calcolo del deficit: ''Ho posto il problema a Barroso''.

''Al Collegio dei Commissari - ha detto Tajani - ho spiegato la portata del danno, alle persone, al patrimonio storico-culturale e al tessuto imprenditoriale. Sotto quest'ultimo punto di vista è un colpo durissimo non solo all'Italia ma all'intera Unione Europea''.
Tajani si è messo pi๠volte in contatto con il governatore dell'Emilia, Vasco Errani, e con il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, offrendo il contributo delle rilevazioni satellitari dell'agenzia spaziale europea. Con Errani il vicepresidente della Commissione europea, responsabile per l'industria, ha poi concordato per sabato e domenica prossima un sopralluogo in Emilia Romagna assieme al Commissario alle Regioni, Johannes Hahn, con un primo incontro operativo.

Per l'8 giugno è stata fissata una riunione tra i tecnici europei ed i funzionari della Regione per mettere a punto i dettagli della relazione necessaria per attivare la procedura di erogazione del fondo europeo per le calamità  (dotato di un miliardo di euro, a fondo perduto) attivabile per risarcire il 2,5% danni alle infrastrutture (come ponti, strade, ospedali, ferrovie, reti) e per coprire i costi per i soccorsi agli sfollati, che ha già  fornito contributi per 500 milioni di euro all'Aquila e 18 per l'alluvione in Veneto.